Festosa per la vittoria nel derby, vendicativa per la sconfitta allo Speroni all’andata. La Pro Vercelli si presenta come l’avversaria ideale, stimolante da affrontare in questo momento per una Pro Patria che dopo due sconfitte si è presa la rivincita - e la risalita - con il Renate domenica scorsa. Altro mito sfatato.
Mercoledì alle 18 al Piola, la sfida è senz'altro dura, ma mister Vargas mostra la consueta imperturbabilità. «È una partita fondamentale per noi -afferma - per vedere se abbiamo capito la lezione delle due sconfitte. Sappiamo che è un campo molto ostile per Pro Patria. Siamo pronti per andare a fare una buona partita, con la possibilità di fare punti».
Il campo di Vercelli significa sofferenza ma anche speranza. Pure in tempi recenti. Molti ricorderanno quella sconfitta dello scorso anno, per quattro a uno, che però vide anche i semi della rinascita di una squadra su cui gravava l'ombra dei play out ed è retrocessione, oltre al tormento societario. Fu la prima con mister Sala, portò l'emozionante ritorno di Lombardoni seppure in panchina, diversi segnali della imminente rifioritura.
Domani partita "promossa" da Vargas linguisticamente: da tosta a tostissima. I piemontesi vengono da due successi, anche se l'ultimo avuto un prezzo in termini di sanzioni: 300 euro di multa «per fatti violenti e contrari alle norme in materia di ordine e di sicurezza commessi dai suoi sostenitori, consistiti nell’avere danneggiato una grata della finestra e rotto i vetri delle finestre posti nei bagni a loro riservati e per avere imbrattato con scritte una porta smontata dal bagno delle donne».
La Pro Vercelli ha appena salutato Della Morte e avuto un finale di mercato vivace.
Per i tigrotti rientrano Piu e Fietta, oltre a Saporetti. Tranquillità soprattutto però considerando come ciascuno abbia dimostrato il proprio valore, e - ha sottolineato il mister - la panchina non ha mancato di dimostrare il ruolo decisivo nel risolvere le partite.
Ah, la lezione di cui sopra? Che se si rimane concentrati fino alla fine, tratteggia Vargas, il risultato arriva.
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Marilena Lualdi