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Busto Arsizio | 09 dicembre 2022, 08:45

Daniele Castelli, 9 al liceo scientifico e al top nel triathlon

Lo studente-atleta ha le idee chiare: «I valori che danno un’impronta alla mia quotidianità sono la dedizione, la determinazione, avere un obiettivo chiaro in testa, lavorare sodo, sapersi organizzare». E dopo il liceo a Busto accanto a bici, corsa e nuoto, nel futuro c'è l'ingegneria aerospaziale

Daniele Castelli, 9 al liceo scientifico e al top nel triathlon

In terza ha concluso il liceo scientifico con la media del 9,08. In più è campione di triathlon. Daniele Castelli, classe 2005, è uno di quei ragazzi che hanno le idee chiare. «I valori che danno un’impronta alla mia quotidianità – afferma con sicurezza – sono la dedizione, la determinazione, avere un obiettivo chiaro in testa, lavorare sodo per raccogliere in futuro i frutti. Riuscire a seminare tutto ciò che poi più tardi riuscirò a raccogliere, perché il lavoro ripaga sempre: questo il motto che mi caratterizza».

Tutto concentrato nello studio e nello sport, eccelle sia nell’uno sia nell’altro. Si allena sette giorni su sette quasi tre ore, combinando le varie discipline: nuoto e corsa, bici e nuoto o bici e corsa. La domenica, giornata di bici, giro lungo. Frequenta la quarta al liceo scientifico Arturo Tosi di Busto Arsizio e l’anno scorso ha agguantato la vittoria al campionato regionale della Lombardia, un 26simo posto nella Coppa Europa a Bled in Slovenia, e ha chiuso nella top ten della Coppa Italia.

Altrettanto positivi i piazzamenti di quest’anno: «Sono riuscito a conquistare un secondo posto nella Coppa Lombardia nel triathlon di Varedo, ho partecipato alla Coppa Europa di Caorle e sono arrivato quinto nei campionati italiani di Acquatlon, un’alternanza tra corsa-nuoto-corsa. Ho chiuso a fine anno con la somma dei punteggi in top ten al settimo posto in Coppa Italia». Nel medagliere, anche i piazzamenti con la squadra: primi nella coppa delle Regioni in provincia di Treviso, secondi ai campionati italiani a cronometro e terzi ai campionati italiani di Triathlon due più due, uomo donna a staffetta.

E Daniele Castelli sarebbe stato al top se non fosse stato per un infortunio. «Quest’anno avevo buone aspettative: purtroppo i risultati sono stati penalizzati da un edema osseo al piede che mi ha impedito di allenarmi nella corsa per quattro mesi. A questo punto ho dato il massimo negli altri due sport e ho ricercato la forma per tutto l’anno. Ho dovuto essere forte dal punto di vista mentale, ci sono stati momenti di crisi, non lo nego. Per l’anno prossimo il progetto è quello di compiere una buona preparazione invernale che mi è mancata l’anno scorso, cercando di soffermarmi molto sulla prevenzione agli infortuni ed evitare quindi di rincorrere la forma, per avere basi solide e lavorare bene durante il periodo di gare».

E gli obiettivi e i sogni sono tanti, primo tra tutti conquistare la maglia azzurra e partecipare alle Olimpiadi. Ma Daniele Castelli va oltre: lui ha doti sia nello sport sia nello studio. «Per me è importante raggiungere una buona cultura generale e aprirmi una doppia strada per il mio futuro, nello studio e nello sport. Vorrei superare il test d’ingegneria già da quest’anno, in quarta, in modo da avere un posto assicurato. Poi? Simpatizzo per l’ingegneria aerospaziale».

Laura Vignati

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