Alla fine, l’argomento più dibattuto nella riunione congiunta delle commissioni Lavori Pubblici e Urbanistica in programma ieri, è stato il Pums, Piano Urbano della Mobilità Sostenibile. Il tema era già stato affiorato in Consiglio comunale, con un intervento del consigliere Pd Giovanni Pignataro. Chiedeva conto, l’esponente Dem, del fatto che Gallarate non avesse ancora uno strumento necessario a programmare organicamente la “mobilità dolce”, fra l’altro indispensabile per partecipare a determinati bandi, dunque a intercettare risorse.
Rispose l’assessore Sandro Rech, a metà ottobre: «Ho sempre fatto presente che il piano avrebbe dovuto passare per le commissioni. Certifico l’invio di tre bozze da parte della società incaricata di affrontare la questione, sostanzialmente la stessa documentazione reinoltrata. Gallarate vive una situazione urbanistica particolare». Dunque la città necessita di un Pums che tenga conto di diverse variabili, a partire da quelle collegate al traffico generato dal futuro ospedale di Beata Giuliana (in territorio bustocco, ma al confine con Gallarate) e dallo svincolo della 341.
Ieri sera il punto con la dirigente comunale, Marta Cundari: «La società incaricata ha lavorato sulla documentazione che le abbiamo consegnato. Occorre tenere conto che l’operazione non è semplice, incidendo sui collegamenti coinvolge diversi settori. L’ultimo invio dalla società, il terzo, risale a febbraio, poi è seguita una riunione on line. Le soluzioni proposte sono ancora al vaglio dell’Amministrazione, l’assessore Rech ha voluto costituire un gruppo di lavoro con Uffficio traffico e Polizia Locale per valutare le ipotesi. Va tenuto presente che lo studio ha avuto solo in primavera i dati sull’incidentalità».
«Riteniamo – l’intervento di Pignataro – in gran parte condivisibile quanto ricevuto, in seguito a un accesso agli atti. Perché non si porta il documento in Consiglio per votarlo?» Rivolto all'assessore: «Non vi piace? Cambiatelo. Ma la situazione è surreale. Vorrei sapere i tempi… Va bene che c’è stato il Covid, ma qui parliamo di quasi tre anni…». Rech: « il documento è sotto analisi, l’Amministrazione ha ravvisato criticità. Personalmente, come membro della cabina di regia, vi ascolto. In questa serata non vi diciamo quelle che sono le criticità, ci sono anche carenze (la stessa dirigente ha parlato di tavole messe a disposizione a scopo informativo Ndr), questa sera vi vengono presentati i documenti prodotti». Accennata la possibilità di convocare una commissione ad hoc, l'assessore ha concluso: «Non facciamo sperimentazioni in modo indiscriminato sulla pelle dei cittadini».
La reazione di Pignataro non si è fatta attendere. Ribadita l’impossibilità di vincere bandi senza un Pums approvato, ha affermato: «Il fatto che il tema (della mobilità sostenibile, Ndr) non interessi mi sembra evidente da questa commissione».
La discussione tra consigliere e assessore è proseguita anche a lavori conclusi. Il primo ha insistito sull’urgenza di avere un Piano approvato. Il secondo ha sottolineato che non ci sono bandi ai quali Gallarate non ha potuto partecipare per l’assenza del Pums. Scontata la controreplica: e se ne uscisse qualcuno a breve? Lavori e polemiche continuano.