Una donna straordinaria, determinata a superare le barriere che si oppongono alla sua passione, siano esse fisiche, sociali, psicologiche, geografiche e ideologiche. Sarà all’insegna del “rosa” la serata del 30 giugno con Cime-forum, la rassegna di film del Cai Busto Arsizio per festeggiare i suoi cent’anni.
Nasim Esqui, la signora con le mani forti e le unghie dipinte con smalto rosa shocking, nonché pioniera dell’arrampicata all’aperto in Iran, è la protagonista del lungometraggio “Climbing Iran” (di Francesca Borghetti, Italia 2020, 53 minuti) proiettato nel giardino quadrato del Museo del Tessile (ore 21.15, ingresso libero).
Il film racconta appunto della signora dell’arrampicata che, dopo essere stata una giovane campionessa di diversi sport, ha seguito il richiamo della natura e ha deciso di andare oltre le barriere imposte alle donne del suo Paese, costruendo la propria strada sulle montagne persiane dove ha aperto una cinquantina di nuove vie. Impegnata a “cambiare le cose a poco a poco”, porta altre giovani donne sulle pareti di roccia, insegnando come arrampicarsi e diventare indipendenti. Nasim ha un sogno che può diventare realtà: aprire una nuova via sulle Alpi, anche quando raggiungere l’Europa stessa è una vera e propria impresa.
Il film è preceduto dalla proiezione di “Donne in controluce” di Gianni e Bruno Scarpellini (Italia, 18 minuti), una gita sci-alpinistica in Val Formazza con l’obiettivo puntato sulle partecipanti del “gentil sesso”. Il breve filmato rappresenta uno spaccato sociale sulla condizione della donna e sul suo tentativo di emanciparsi dal ruolo di “inutile angelo del focolare”.
Laura Vignati