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Busto Arsizio | 17 dicembre 2021, 15:22

«Ciao Andrea, adesso pianterai alberi in cielo»

In tanti hanno voluto dire addio all'ambientalista Barcucci che si è battuto per Busto e il territorio. Legambiente: «Una colonna portante, spesso controcorrente, sempre sincero». I Verdi: «Era un faro. Quando telefonava a mezzanotte...»

L'addio ad Andrea Barcucci nella basilica di San Giovanni

L'addio ad Andrea Barcucci nella basilica di San Giovanni

«Adesso pianterai alberi in cielo...». In tanti hanno voluto salutare per l'ultima volta Andrea Barcucci, oggi pomeriggio nella basilica di San Giovanni a Busto Arsizio. Quest'ultimo messaggio è risuonato dopo la benedizione conclusiva. Al termine di una messa in cui più volte sentendo «il nostro fratello Andrea», veniva in mente il suo mobilitarsi per ogni creatura. Come gli alberi, appunto: ciascuno era una vita da proteggere oltre che una risorsa importante per l'uomo.

«Quando si arrampicò sui tigli in diretta Facebook...» ricorda Paola Gandini (Legambiente). I ricordi che risuonano sul piazzale, mentre sventolano timidamente, quasi con pudore, le bandiere dei sodalizi a cui era legato, sono spezzati in due, dolore e sorrisi. Si ricompongono in una parola sola: Andrea. Con il quale costruire, discutere, ridere, seminare per un futuro a misura di tutti.

«Per noi era una colonna portante... ci rendeva sempre partecipi della sua conoscenza profonda di ogni angolo della città - ha osservato Paola Gandini - avevamo preso le misure sulla sua vis polemica, spesso controcorrente, sempre onesto e sincero».

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La memoria fotografa anche degli episodi che lo raccontavano in semplicità efficace. Come era genuino, Andrea. Lui era un faro, ha detto Gilberto Rossi dei Verdi: «E siccome non abbiamo grandi forze come Verdi, quel suo chiamare a mezzanotte... ho avanzato la colla vuoi che passo? Sembrava un angelo caduto dal cielo...».

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 La voce si spezza, non gli applausi. Tanti poi oggi l'hanno salutato con affetto silenzioso, anche gli avversari politici: perché si può essere d'accordo oppure no, ma non si può che rendere merito alla sincerità, alla capacità di essere leali a un ideale per tutta la vita. 

Marilena Lualdi

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