Salvatore Loschiavo ha da poco assunto la carica di assessore alla Sicurezza. E, fra i primi approfondimenti chiesti alla Polizia Locale, c’è quello sugli spostamenti con monopattini elettrici. Scattare una fotografia che riprenda con assoluta precisione la diffusione di questi mezzi in città è pressoché impossibile. Ma il servizio di noleggio partito a Busto, attivato da un gestore individuato dal Comune, ottiene risultati incoraggianti.
«Gli utenti registrati – precisa l’assessore - sfiorano quota 5.750. Tra aprile e ottobre 2021 si sono contati quasi 28mila noleggi e sono stati percorsi circa 48mila chilometri». Come è possibile entrare così nel dettaglio? «Gli spostamenti – spiega Loschiavo – sono tracciati E aggiungo: presente i veicoli abbandonati sui marciapiedi, non recapitati nelle aree previste? Con la società che eroga il servizio è possibile risalire all’ultimo utente». Epilogo: multa.
«In generale – allarga la riflessione l’esponente di Giunta – occorre guardare con favore ogni azione che consenta di migliorare la qualità di vita. E, dati alla mano, possiamo stimare che se gli stessi chilometri percorsi dai monopattini a noleggio di Busto fossero stati percorsi con mezzi a motore tradizionali, si sarebbero prodotte oltre nove tonnellate di anidride carbonica».
Capitolo sicurezza. Ancora l’assessore: «Da gennaio a ottobre risultano, a Busto, 538 incidenti. Quelli in cui sono rimasti coinvolti monopattini ammontano a 17. Tutte le persone ferite tranne una hanno riportato lesioni che si definiscono non gravi, sotto i 20 giorni di prognosi. Un solo ferito ha ricevuto una prognosi tra i 20 e i 40 giorni. Certo, il rispetto delle regole resta fondamentale. Per esempio, gli utenti minorenni hanno già l’obbligo di casco».
Nell’attesa di conoscere le disposizioni nazionali, alcuni accorgimenti adottati per i monopattini in sharing a Busto dovrebbero fornire qualche rassicurazione: «Non superano i 25 chilometri orari. E, grazie al Gps, la velocità cala a massimo 6 in Ztl. La convenzione con il gestore, inoltre, include una scrupolosa opera di informazione sulle regole di utilizzo».
E il rapporto di questi mezzi con strade non sempre impeccabili? «Ovviamente – conclude Loschiavo – ci sono opere da portare avanti, anche urgenti. La collaborazione con i Lavori Pubblici è già iniziata e proseguirà. Ma ripeto, bisogna insistere. Monopattini elettrici, bike sharing e tutto ciò che ha a che fare con i mezzi in condivisione: bisogna promuovere un programma ampio e ripensare la mobilità».