Chiede un momento di raccoglimento per le vittime degli attentati dell’11 settembre, poi indica la basilica in piazza Libertà, sottolineando i valori cristiani del movimento.
Così Angelo Molon introduce la presentazione della lista Centro Popolare Gallarate, che sostiene la ricandidatura di Andrea Cassani all’interno della coalizione di centrodestra.
Una squadra composta da 15 uomini e nove donne caratterizzata da «competenza e passione», dice (qui tutti i nomi).
Nel simbolo figurano anche i loghi del Popolo della Famiglia e di Rinascita della Democrazia Cristiana. Quest’ultima è guidata dall’ex sottosegretario Carlo Senaldi, che invita tutti a «sostenere il sindaco, perché Gallarate è attesa da temi importanti come l’ospedale, il casermone, le scuole, la sburocratizzazione. Noi ci riconosciamo nel centro, guardando verso destra. Io sono nato democristiano e morirò democristiano, di certo non sarò mai di sinistra».
«Siamo contenti di fare parte di questo schieramento – afferma Andrea Brenna, segretario nazionale del Popolo della Famiglia –. Gallarate deve rimettere al centro la buona politica, vicina al cittadino e non urlata. E basta burocrazia: prima la persona, come diceva Aldo Moro. Il nostro slogan sarà “Più figli, meno tasse”».
«Anche noi ci riconosciamo in questa lista – spiega l’assessore regionale Raffaele Catteneo di Noi con l’Italia –. Il centro sembra fuori moda, ma è una fortuna che ci sia chi difende questa tradizione. Nella nostra idea, vengono prima la persona e la famiglia, poi lo Stato. Questa è la grande differenza tra noi e chi sta dall’altra parte della strada», aggiunge, riferendosi al gazebo del Pd.
Il capolista del Centro Popolare Donato Lozito, presidente uscente del Consiglio comunale, non azzarda pronostici sul risultato delle elezioni, ma si attende di ottenere «una cifra che consenta al candidato sindaco di vincere al primo turno».
Da parte sua, Cassani sottolinea la correttezza dimostrata da Lozito nei cinque anni della sua amministrazione, evidenziando anche la preparazione del movimento centrista e il fatto che «insieme alla Lega siete stati i primi a credere nella mia ricandidatura. Per questo avete sicuramente un posto nel mio cuore. I vostri valori cristiani e l’attenzione alla famiglia sono importanti per la coalizione».