Carlo Maria Castelletti, varesino, 67 anni, dal 1995 direttore delle Farmacie ospedaliere di Busto Arsizio e Saronno, coordinatore di una cinquantina di professionisti, se ne va. In pensione ma non a riposo. Ha sempre messo a frutto la sua professionalità e ha combattuto “in prima linea” nel periodo pandemia: è stato “Responsabile aziendale del Coordinamento funzionale delle attività di rifornimento e distribuzione Dpi, in emergenza Covid-19”.
«Non ci dormivo - ricorda - avevo il compito di curare le forniture dei dispositivi di protezione individuali, cioè mascherine, camici, guanti e visiere. Di distribuire e presiedere alle corrette vestizioni, insieme al responsabile del Servizio protezione e prevenzione. Ho vissuto la pandemia con angoscia ma anche sentendo il dovere di farcela, con disperata tenacia».
E ora? «Adesso mi attendono altre cose - dice - il mio futuro è nelle Rsa, negli hospice, nelle cure palliative. Ho sempre avuto un’attenzione particolare per la sofferenza. Del malato, dei familiari, di medici e infermieri. La sofferenza non mi ha mai lasciato indifferente. Quella psichica dell’anziano che invecchia in uno spazio diverso dalla sua casa, del medico in burnout, del malato a prognosi infausta. Ecco, è in questa direzione che voglio indirizzare le mie competenze».
Così Eugenio Porfido, direttore generale della asst Valle Olona: «Il dottor Castelletti rappresenta una parte importante della storia dell’ospedale di Busto e dell’intera Asst: medico e farmacista, ma soprattutto stimato professionista e persona sempre attenta ai bisogni dei pazienti e alle esigenze dei colleghi. Auguri, e grazie da parte dell’intera Direzione. Per quanto ha dato e ancora darà all’assistenza e alla cura dei malati».