!["O son diritti tutti i giorni o non sono diritti mai" arriva sabato 4 maggio](https://www.ilbustese.it/typo3temp/pics/o_64f13c146a.jpeg ""O son diritti tutti i giorni o non sono diritti mai" arriva sabato 4 maggio")
Piazza Santa Maria si è affollata di commercianti e ristoratori di Busto Arsizio che hanno chiesto a gran voce di poter lavorare. Un flash mob pacifico con cartelli e manichini. Non sono però mancati momenti di tensione, con un gruppo di giovani che hanno acceso i fumogeni e fatto cori. E un manifestante ha chiesto ai politici di andarsene. Di non fare campagna elettorale, ha esclamato, anche se l'amministrazione comunale di Busto (LEGGI QUI) aveva detto che avrebbe supportato l'evento firmato dal Distretto del commercio Duc con Ascom e Comitato commercianti, proprio per manifestare la vicinanza al commercio. Il sindaco Emanuele Antonelli, a quel punto se n'è andato.
La tensione è cresciuta, i toni sono saliti e ci sono stati battibecchi, poi tutto è rientrato. Quello che resta sono i volti dei commercianti, le loro storie, i cartelli con i nomi delle loro attività mostrati con orgoglio quasi a dire: non vogliamo perdere la nostra identità, questo siamo, non toglietecelo.
Il presidente del Duc Matteo Sabba ha così commentato: «La manifestazione è riuscita, perché c'erano tante persone. Non mi rende felice, perché significa che la situazione è tragica, stiamo raschiando il barile, anzi il barile non c'è più». C'erano anche Rudy Collini, presidente di Ascom, e Alessandra Ceccuzzi del Comitato commercianti centro cittadino. Ha spiegato Collini: «La nostra presenza qui è essere al fianco di queste imprese portando messaggi di supporto all'apertura, tornare a lavorare e avere risorse economiche veramente all'altezza delle perdite che stanno subendo».
