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Scuola | 20 novembre 2025, 17:53

VIDEO. La voce che resta: Maria Luisa Spaziani e la forza della Musa lirica al liceo Crespi con Silvio Raffo

La poesia di Maria Luisa Spaziani attraversa i decenni senza perdere la sua capacità di parlare all’animo umano. Al Liceo Crespi, Silvio Raffo ne svela l’universalità, la musicalità e la modernità dello sguardo. Un incontro che restituisce alla lirica il suo ruolo essenziale: toccare, nutrire, illuminare

La poesia di Maria Luisa Spaziani continua a parlare a tutti, al di là delle epoche e delle mode. È questo il punto da cui prende avvio l’incontro al liceo Crespi, giovedì 20 novembre alle 15: un pomeriggio in cui la parola poetica torna a essere ciò che dovrebbe sempre essere, una voce capace di toccare chiunque, senza barriere generazionali o culturali. In Aula Magna, Silvio Raffo, poeta e fine interprete della lirica del Novecento, accompagna studenti e docenti dentro la “divina differenza” della Spaziani, quella scintilla che rende la sua Musa non solo viva, ma sorprendentemente attuale.

Le date di una vita che attraversa un secolo

Raffo parte dalle coordinate essenziali: 1922-2014. Un arco di vita che abbraccia il Novecento, dai postumi dell’Ermetismo fino ai giorni nostri. La Spaziani - ricorda - ha pubblicato incessantemente dal 1954 alle ultime raccolte, mantenendo intatta la sua voce anche quando le correnti letterarie cambiavano direzione. «La presenza dei poeti in un mondo sconquassato è fondamentale: espressione dell’anima», afferma Raffo, restituendo alla poesia quel valore di nutrimento spirituale che troppo spesso viene trascurato.

Tradizione e modernità: la Musa non si arrende

Nell’analisi della poesia novecentesca Raffo sottolinea la “demoralizzazione della lirica” che, con le avanguardie, si sposta verso forme più prosaiche. Ma la Spaziani resta altrove: moderna nel linguaggio, eppure saldamente radicata nella tradizione. È questo il segreto della sua “Musa lirica”, una voce che non rinuncia alla musicalità né alla bellezza delle forme. Per Raffo la poesia “bella” - ordine, proporzione, armonia - non è un concetto superato, ma un valore necessario.

Poesia come dono: l’ispirazione secondo Spaziani

Raffo insiste su un punto cruciale: «Le poesie non sono un esercizio, ma un dono che fa la Musa». La poesia autentica nasce dall’ispirazione, non dall’ideologia né dalla costruzione artificiosa. La Spaziani lo dimostra con sessant’anni di scrittura ininterrotta, limpida e universale. Le sue poesie, che Raffo recita con trasporto, si distinguono per la musicalità del verso e un linguaggio vicino al parlato, capace di accogliere nel proprio respiro la grande tradizione classica.

Una vita tra studio, passione e mistero

Nata a Torino, ma per lungo tempo legata alla Lombardia, la Spaziani ha insegnato nel collegio di Treviglio, dove ancora oggi un’aula porta il suo nome. Raffo ricorda la disciplina della studiosa - grande traduttrice - unita a un’anima inquieta, tesa verso la ricerca del desiderio, della bellezza, dei segreti nascosti. Tra le sue figure predilette, spicca Giovanna d’Arco, amata perché “diversa dalla norma” e vicina, per motivi biografici, al sentire della poetessa.

La perfezione del verso e il segreto del successo

La poesia della Spaziani, dice Raffo, è «perfetta, talvolta nostalgica, nutrita da qualcosa di meraviglioso». Non cercava compiacimento né scorciatoie: la sua forza era l’intelligenza, la dedizione assoluta alla poesia. Conclude recitando Testamento, una poesia che lui definisce “profetica”, capace di lasciare nel pubblico un’eco duratura.

Una chiusura che emoziona: la voce autentica della poetessa

L’incontro si chiude con un video-intervista realizzata da Raffo stesso alla Spaziani: un dialogo intimo, prezioso, che restituisce la freschezza della sua parola e l’energia della sua visione poetica.
Un finale che non è una conclusione, ma un invito: ascoltare ancora la Musa lirica e lasciarsi guidare dalla sua “divina differenza”. (VIDEO).

Laura Vignati

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