In un tempo in cui le fratture sociali si moltiplicano, la politica fatica a trovare un linguaggio comune e la geopolitica è attraversata da conflitti che ridisegnano l’ordine mondiale, Gallarate prova a riaccendere il senso della partecipazione civica. L’associazione Fare Cittadinanza promuove per giovedì 20 novembre alle ore 21.00, un incontro dal titolo “Esiste ancora il bene comune?”, ospitato nella Sala Dragoni de “Il Melo”, in via Magenta 3 a Gallarate.
L’appuntamento prende le mosse da un percorso di riflessione avviato nei mesi scorsi sull’accentramento del potere economico e politico nelle mani di élite sempre più ristrette, fenomeno globale che trova eco tanto nelle metropoli americane quanto nei distretti produttivi europei. Una dinamica che, come ricordano gli organizzatori, «ha ampliato le diseguaglianze, indebolito i corpi intermedi e ridefinito i meccanismi del consenso, spesso affidati alla polarizzazione alimentata dai social network».
Nel cuore del dibattito c’è una domanda tanto semplice quanto radicale: esiste ancora una visione comunitaria del bene comune? Un concetto che la costituzione pastorale Gaudium et Spes, testo fondativo della Dottrina sociale della Chiesa, descrive come «l’insieme di quelle condizioni della vita sociale che permettono sia alle collettività sia ai singoli membri di raggiungere più pienamente e più speditamente la propria perfezione». Sessant’anni dopo, quel riferimento appare sotto pressione: l’individualismo globale, la crisi ambientale, la tensione geopolitica, la frammentazione culturale e la sfiducia nelle istituzioni mettono in discussione la possibilità stessa di un orizzonte condiviso.
L’incontro di Gallarate vuole dunque essere un’occasione per interrogarsi non solo sulle categorie teoriche, ma anche sulle responsabilità della politica e sulle possibili azioni concrete. A guidare la riflessione saranno padre Giuseppe Riggio, gesuita e direttore della rivista Aggiornamenti Sociali, affiancato in collegamento da Rosy Bindi, già vicepresidente nazionale di Azione Cattolica ed ex ministro della Sanità e delle Politiche familiari, da anni voce autorevole sui temi etico-sociali e sui processi democratici.
A moderare la serata sarà Carlo Benetti, socio di Fare Cittadinanza, che sottolinea come «mettere al centro il bene comune non sia un esercizio nostalgico, ma un’urgenza politica e culturale in un Paese che deve ritrovare coesione e capacità di futuro».
Un appuntamento che, pur radicato nel territorio, si inserisce in un dibattito più ampio, quello sul ruolo dell’Europa, dei movimenti civici e delle comunità locali nel ricostruire una grammatica condivisa della convivenza. Gallarate, per una sera, proverà a fare la sua parte.














