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Sport | 08 novembre 2025, 10:20

Maratonina, parla la campionessa in carica: «Busto, un percorso veloce per fare il personale». I ricordi di Elisa Pastorelli

Nel 2024 fu lei a trionfare al suo esordio sulla distanza. La ventiquattrenne in forza al Cus Insubria, che quest'anno non sarà al via, racconta la sua gara e svela i punti di forza del tracciato: «Mi piace come collega il centro e la periferia»

Il trono di regina della Maratonina è vacante. La campionessa che nel 2024 ha messo in fila tutte le avversarie, Elisa Pastorelli, domenica non sarà sulla linea di partenza per difendere il titolo. Un intervento chirurgico di routine ha interrotto la sua preparazione, costringendola a rinunciare. Ma la sua vittoria dello scorso anno, ottenuta al debutto assoluto sulla distanza, resta un punto di riferimento per chi si appresta a correre.

A ventiquattro ore dal via dell'edizione 2025, abbiamo raccolto la sua testimonianza per rivivere quel successo e analizzare, dal suo punto di vista, il percorso che attende le centinaia di runner pronte a sfidarsi.

Un trionfo al debutto

Per Elisa Pastorelli, 24enne di Albese con Cassano, quella di Busto Arsizio fu una prima volta memorabile. «In realtà era la mia prima mezza maratona in assoluto», racconta. Non era però una sconosciuta dell'evento: «L'anno precedente ero venuta per aiutare alcuni miei compagni di squadra. Il percorso e l'atmosfera mi erano piaciuti così tanto che ho deciso di correrla».

Una decisione che l'ha portata dritta alla vittoria, con il tempo di 1 ora, 19 minuti e 30 secondi, che è anche il suo primato personale. Un successo costruito con determinazione, soprattutto nella seconda parte. «Dal quattordicesimo chilometro in poi mi sono ritrovata completamente da sola. È stato un momento di crisi, ma l'apripista mi ha aiutato molto a tenere il ritmo». Alle sue spalle sono rimaste Silvia Chinchio e Federica Cozzi, che sono salite sugli altri gradini del podio. 

Il percorso: «Veloce, ideale per il tempo»

Come il vincitore maschile del 2024, anche Pastorelli promuove a pieni voti il tracciato bustocco. «Concordo quanto ha affermato Stefano Avalle, è una mezza maratona su cui, se si arriva preparati, si può fare il tempo. È abbastanza veloce». L'unica vera asperità, a suo dire, è relativa: «C'è un leggero cavalcavia intorno al dodicesimo chilometro, ma per il resto è un percorso scorrevole».

A colpirla è stata soprattutto la varietà del paesaggio. «Mi è piaciuto molto il fatto che collega sia il centro storico di Busto, sia la periferia, fino ad arrivare a passare dentro la pista di atletica. Quella è una particolarità che dà una bella carica».

Dalla montagna alla strada, con il sogno dell'insegnamento

Laureata in Scienze Motorie e ora iscritta alla magistrale a Varese, Elisa ha un passato da azzurra nella corsa in montagna, con partecipazioni a Europei e Mondiali giovanili nel 2019. Ora, però, il suo focus si è spostato. «Negli ultimi anni mi sono concentrata più sulla pista e sulla strada. L'obiettivo è abbassare tutti i miei personali, scendendo sotto i 35 minuti sui 10 km e puntando a un 1h18' sulla mezza».

Il suo futuro lo vede diviso tra l'agonismo e la passione per l'insegnamento. «Mi piacerebbe entrare nella scuola e, parallelamente, continuare la mia attività di coaching». Un'attività già avviata a Como, dove segue un gruppo di una ventina di amatori sotto l'egida del CUS Insubria. E il legame con Busto non si spezza: «Qualcuno dei miei atleti parteciperà alla gara di domenica».

Anche se da lontano, Elisa Pastorelli farà il tifo per loro e per una manifestazione che le ha regalato la sua prima, grande gioia sulla mezza maratona. 

Giovanni Ferrario

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