Praticante avvocato penalista, mamma e scrittrice: questa è la storia di una donna che ha trasformato il dolore in forza creativa, che sta trascorrendo una vita tra diritto e parole.
Ha 35 anni, due bambini – Leonardo di 9 anni e Iris di 5 – e una doppia vita piena di energia. Di giorno è praticante avvocato penalista all’Ordine di Busto Arsizio, di notte è una scrittrice instancabile, che mette a letto i figli alle 20.30 e scrive fino all’una.
Luana Brivio vive a Colle Brianza, in provincia di Lecco e ha appena realizzato qualcosa che per molti resta un sogno: ha pubblicato tre romanzi in un solo anno, riportandosi al centro di una passione che credeva perduta per sempre.
L’ombra della malattia e il silenzio creativo
La sua storia, però, non inizia con il successo, ma con una battaglia contro la paura.
Nel 2015, durante la gravidanza, Luana iniziò ad accusare gravi disturbi neurologici: perdita della vista, dolori lancinanti alla testa, ischemie improvvise. Non potendo essere operata in gravidanza, affrontò mesi di incertezza, fino a quando – dopo la nascita del figlio – arrivò la diagnosi: cavernoma orbitale.
Fu operata d’urgenza al San Raffaele di Milano. L’intervento, una craniotomia complessa e rischiosa, le lasciò un lungo periodo di convalescenza e un ricordo indelebile: «C’era il rischio di non superarlo. Ho vissuto mesi di buio, anche letteralmente: ho dovuto tenere un occhio chiuso per molto tempo. È stato uno shock».
Dopo la guarigione, qualcosa dentro di lei si spense. «Avevo perso la scintilla della scrittura. La malattia mi aveva tolto la voce creativa, come se avesse congelato quella parte di me».
Quel silenzio artistico durò dieci anni.
La scintilla che ritorna
Poi, nel 2025, accadde l’imprevisto: la fiamma tornò a bruciare.
«Ho sentito che dovevo ricominciare. Ho ripreso la penna e da allora non mi sono più fermata».
In meno di dodici mesi Luana ha scritto tre romanzi, ciascuno con un destino sorprendente: “Il Parco delle Ombre”, in uscita con Delos Books, un thriller psicologico con punte paranormali ambientato in un parco divertimenti dove i bambini scompaiono e tornano “cambiati”. “La Collezionista di Origami”, un manoscritto riscoperto e oggi seguito da un agente letterario che lo ha proposto a editori di rilievo.“Exhos”, pubblicato in self-publishing su Amazon, che in sole 24 ore ha raggiunto la Top 100 generale e la Top 10 di tre categorie: thriller tecnologici, fantascienza e thriller psicologici — senza pubblicità né sponsorizzazioni.
“Exhos”, il thriller dell’anima
“Exhos” è un thriller psicologico e tecnologico ambientato su uno yacht ipertecnologico governato da un’intelligenza artificiale. Dopo la caduta in mare del comandante, l’IA attiva un protocollo di emergenza e inizia una spirale inquietante in cui nulla è come sembra.
Dietro la tensione narrativa, però, c’è un sottotesto umano: il confine fragile tra controllo e libertà, paura e rinascita.
«Volevo scrivere un romanzo che parlasse di tecnologia, ma anche di sentimenti, di amicizia e di amore. Di ciò che ci rende umani, anche quando ci confrontiamo con l’intelligenza artificiale.»
La forza della normalità
Oggi Luana non vuole essere ricordata come una “miracolata”, ma come una donna che ha saputo trasformare la paura in determinazione.
«Sono guarita da tempo e non voglio che la mia storia suoni come un piagnisteo. Voglio che si legga come una rinascita, perché è questo che è stato.»
Nel frattempo, continua la pratica forense, cresce i suoi bambini e già lavora al prossimo romanzo, dedicato a un truffatore.
“La scrittura è nata con me”
«Scrivere per me è naturale come respirare. È come per un pianista: le mani si muovono da sole, le parole escono facili.»
La sua storia lo dimostra: anche quando la vita prova a spegnere la luce, il talento trova sempre la strada per tornare a brillare.














