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Sport | 24 ottobre 2025, 18:05

Riccardo Maino è tornato dal Messico: «Souvenir? Ho portato a casa un po’ di medaglie dai Giochi Panamericani»

L’atleta della Pro Patria Bustese ha conquistato due bronzi, tre ori e la vittoria nell’all around alla manifestazione internazionale di Cancún, alla quale l’Italia era invitata speciale. Rientro ieri, oggi la ripetizione di un rito: aperitivo tra Farmacia Bossi e Bar Giardino, in piazza XXV Aprile, poi sushi con la famiglia. Il ricco bottino della spedizione azzurra e l’ammirazione per il rivale argentino Juan Ignacio Alarcón

Foto di gruppo davanti alla Farmacia Bossi, nel riquadro Riccardo sul podio dei Giochi Panamericani

Foto di gruppo davanti alla Farmacia Bossi, nel riquadro Riccardo sul podio dei Giochi Panamericani

“Primer Campeonato Panamericano abierto de Gimnasia para atletas con Síndrome de Down”: era un esordio, quello dei giochi ospitati, fra 18 e 22 ottobre 2025, a Cancún, Messico. E Riccardo Maino ci ha lasciato il segno, conquistando la vittoria nell’all around, l'oro agli anelli, al cavallo con maniglie e alle parallele, il bronzo al volteggio e alla sbarra. Un contributo straordinario all’altrettanto straordinario bottino raccolto dalla spedizione italiana: una pioggia di medaglie e tanti azzurri sugli scudi, come i “soliti” Mario Gabossi e Filippo Bordignon. Oggi, per Riccardo, la ripetizione di un rito: prima del pranzo in famiglia, a base di sushi, l’aperitivo tra il Bar Giardino di piazza XXV Aprile e la Farmacia Bossi, dove lavora come magazziniere. Un po’ la sua tana, insieme alla palestra.

Sorrisi, pacche sulle spalle, battute, complimenti a profusione, qualche sfottò, giusto per non prendersi troppo sul serio e farsi una risata. Questa volta anche una foto di gruppo, tra la curiosità dei passanti. Sole in fronte e riflessi abbacinanti, in una profusione di camici bianchi e medaglie. Neanche un giorno di pausa per assorbire il jet lag: «Sono un dormiglione, in aereo mi riposo». Ed ecco il bilancio della trasferta messicana: «Tutta la squadra italiana è andata forte. E a me è sembrato di essere un’altra volta al mondiale (Riccardo ha vinto anche quello, vedi QUI), l’atmosfera era più o meno la stessa. Anche perché ho ritrovato Juan (Alarcón, atleta argentino Ndr). È fortissimo. E pure simpatico. C'è molto rispetto tra noi, quando ci incrociamo ci salutiamo sempre con un pugno d’intesa. A volte gli vedo fare certe cose complicate e penso: magari questa volta vince lui. Ma è andata bene, ce l’ho fatta».

Il festeggiamento con le persone che condividono la quotidianità della farmacia non è la semplice ripetizione di un copione, Riccardo tiene in modo viscerale al suo lavoro. E il vicino bar è il posto delle pause, delle chiacchiere, delle battute sul calcio. Insieme alla palestra della Pro Patria Bustese sono i luoghi del “ritorno all’ovile”.

«Ora, con gli allenamenti, mi fermo un attimo» precisa Riccardo che, a Giochi Panamericani conclusi, si è concesso una brevissima pausa vacanziera sulla Riviera Maya. «Sono tornato con qualche souvenir, per i miei genitori». Nulla per sé. E la ragione è nota: «Ho il braccino corto, lo sanno tutti. E comunque ho portato a casa cinque medaglie, direi che non sono rientrato a mani vuote».

S.T.

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