“Primer Campeonato Panamericano abierto de Gimnasia para atletas con Síndrome de Down”: era un esordio, quello dei giochi ospitati, fra 18 e 22 ottobre 2025, a Cancún, Messico. E Riccardo Maino ci ha lasciato il segno, conquistando la vittoria nell’all around, l'oro agli anelli, al cavallo con maniglie e alle parallele, il bronzo al volteggio e alla sbarra. Un contributo straordinario all’altrettanto straordinario bottino raccolto dalla spedizione italiana: una pioggia di medaglie e tanti azzurri sugli scudi, come i “soliti” Mario Gabossi e Filippo Bordignon. Oggi, per Riccardo, la ripetizione di un rito: prima del pranzo in famiglia, a base di sushi, l’aperitivo tra il Bar Giardino di piazza XXV Aprile e la Farmacia Bossi, dove lavora come magazziniere. Un po’ la sua tana, insieme alla palestra.

Sorrisi, pacche sulle spalle, battute, complimenti a profusione, qualche sfottò, giusto per non prendersi troppo sul serio e farsi una risata. Questa volta anche una foto di gruppo, tra la curiosità dei passanti. Sole in fronte e riflessi abbacinanti, in una profusione di camici bianchi e medaglie. Neanche un giorno di pausa per assorbire il jet lag: «Sono un dormiglione, in aereo mi riposo». Ed ecco il bilancio della trasferta messicana: «Tutta la squadra italiana è andata forte. E a me è sembrato di essere un’altra volta al mondiale (Riccardo ha vinto anche quello, vedi QUI), l’atmosfera era più o meno la stessa. Anche perché ho ritrovato Juan (Alarcón, atleta argentino Ndr). È fortissimo. E pure simpatico. C'è molto rispetto tra noi, quando ci incrociamo ci salutiamo sempre con un pugno d’intesa. A volte gli vedo fare certe cose complicate e penso: magari questa volta vince lui. Ma è andata bene, ce l’ho fatta».
Il festeggiamento con le persone che condividono la quotidianità della farmacia non è la semplice ripetizione di un copione, Riccardo tiene in modo viscerale al suo lavoro. E il vicino bar è il posto delle pause, delle chiacchiere, delle battute sul calcio. Insieme alla palestra della Pro Patria Bustese sono i luoghi del “ritorno all’ovile”.

«Ora, con gli allenamenti, mi fermo un attimo» precisa Riccardo che, a Giochi Panamericani conclusi, si è concesso una brevissima pausa vacanziera sulla Riviera Maya. «Sono tornato con qualche souvenir, per i miei genitori». Nulla per sé. E la ragione è nota: «Ho il braccino corto, lo sanno tutti. E comunque ho portato a casa cinque medaglie, direi che non sono rientrato a mani vuote».


















