L'affetto e la gratitudine per Riccardo Maino, di ritorno dalla Turchia con il titolo mondiale (LEGGI QUI), divampano nel buio. Un'accoglienza di quelle che ci portano lontano nel tempo, quando il campione, i bustocchi andavano a prenderlo sempre alla stazione e poi all'aeroporto o gli rendevano tributo sotto casa.
Ed è un'accoglienza fantastica, quella che hanno organizzato i familiari e gli amici di Ricky, re della ginnastica, e anche importante per tutti noi. Il compianto Pinuccio Asta ci diceva: ah che bei tempi, quando si festeggiavano i campioni appena mettevano piede a Busto. Lui stesso lo fece, quando Lele Crosta si portò a casa la medaglia olimpica da Sydney - l'unica della città, made by Pro Patria Scherma - scatenando una festa a sorpresa.
Eccoli di nuovo qui, i bei tempi. O meglio, la luce che ci scuote positivamente in tempi difficili per tutti, Perché ci sono alcune parole chiave dentro il trionfo di Ricky. Alcune le abbiamo già ricordate nei giorni scorsi: sacrifici, allenamento naturalmente, famiglia sostegno chiave in ogni attività sportiva. È Riccardo l'esempio per tutti, citato anche dal sindaco Antonelli e dall'assessore Artusa durante la Pasqua dell'Atleta (LEGGI QUI).
Ricky in Turchia era con mamma Marinella e papà Piero che hanno potuto tifare minuto per minuto. Qui era rimasta Sara che aveva ritirato anche il riconoscimento alla Pasqua dell'Atleta per lui, preparando poi questo speciale benvenuto.
L'altra parola fondamentale è grazie, che hanno rivolto gli amici e rivolgerà ancora Busto nei confronti di Riccardo. Grazie di ricordarci quello che siamo e soprattutto che possiamo essere, che i sogni scalpitano per essere realizzati ma non lo faranno da soli bensì chiedono la nostra determinazione e la nostra fiducia. Nostra, significa di noi e della nostra squadra, in senso letterale e metaforico: ognuno può fare la sua parte.
Ma poi commuove come l'atleta della Pro Patria Ginnastica Bustese usi questa parola - grazie - e lo faccia anche richiamandone subito un'altra. Amicizia. Riccardo vuole accanto a sé Simone Rivolta, suo amico dalle elementari. Lo definisce così, «la persona che ha vissuto tutta la mia vita, da quando ero piccolo fino ad adesso».
Trovate migliore definizione di amicizia, se potete. Noi ci teniamo stretta questa e cerchiamo di ricordarci che i campioni vanno sempre accolti così. E i loro sogni, sempre sostenuti.
E ora, come dice Ricky, champagne.
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