«Famiglie e imprese sono sempre più in difficoltà. Con l'inflazione solo i generi alimentari sono aumentati del 35%, i risparmi sono andati in fumo e le buste paga diventano sempre più fragili. Eppure, nella manovra non c'è il grande piano casa da 15 miliardi annunciato dalla presidente del Consiglio, non ci sono i 25 miliardi per le imprese colpite dai dazi di Trump, né le risorse per la sanità per impedire che i cittadini debbano rivolgersi al sistema privato per potersi curare».
È una stroncatura il giudizio della deputata Maria Chiara Gadda, vicecapogruppo di Italia Viva, sulla Manovra. «L'intervento del governo – rincara - si riduce a una modifica dell'Irpef che oscilla tra 1,7 e circa 37 euro in più al mese. Non è l'iniezione positiva che ci si sarebbe aspettati, come furono gli 80 euro del governo Renzi, ma una presa in giro. Per aiutare davvero il ceto medio non bastano i titoli e i racconti in conferenza stampa».