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Politica | 17 ottobre 2025, 16:40

Liste d’attesa in sanità: Pd, “in Lombardia solo quattro esami salvavita su dieci vengono erogati entro 72 ore”

Martedì 21 in aula la proposta di legge di iniziativa popolare per cambiare la sanità lombarda

Liste d’attesa in sanità: Pd, “in Lombardia solo quattro esami salvavita su dieci vengono erogati entro 72 ore”

In Lombardia il servizio sanitario regionale è talmente in crisi che non riesce nemmeno a rispondere a tutte le prestazioni più urgenti. È quanto emerge da alcuni accessi agli atti avanzati all’assessorato al Welfare della Regione Lombardia. La richiesta di informazioni riguarda prescrizioni ed erogazioni di esami diagnostici e visite specialistiche effettuate all’interno del sistema sanitario regionale lombardo nel primo semestre 2025, dal primo gennaio al 30 giugno. In questo periodo il sistema ha prescritto oltre 17 milioni di prestazioni (17.093.556), suddivise nelle diverse classi di priorità: urgenti (da effettuarsi entro 72 ore), brevi (entro dieci giorni), differibili (entro 30 gg per le visite ed entro 60 gg per le prestazioni strumentali) e programmabili (entro 120 giorni). Se queste ultime, le programmabili, sono la stragrande maggioranza, tre su quattro, le urgenti, quelle per cui il medico ravvisa la necessità di avere un responso nel più breve tempo possibile, sono appena l’1,55% del totale (nel periodo indicato 264.704).

 Il dato veramente rilevante è che il sistema sanitario regionale non riesce a soddisfare nemmeno questa piccola frazione di prescrizioni. Per la precisione, solo quattro prestazioni urgenti su dieci (41,3%) vengono erogate entro le 72 ore. Se consideriamo anche quelle che vengono effettuate oltre la soglia delle 72 ore arriviamo a meno di 6 su dieci (56,6%).

 Chi eroga queste prestazioni? Quasi tutte le strutture pubbliche. Considerando le 109.246 effettuate entro la soglia delle 72 ore, il 71% trova risposta nel pubblico e solo il 29% nel privato (sempre tramite servizio sanitario regionale).

 Che cosa ne è delle quasi 115mila prescrizioni urgenti che spariscono dai radar? È plausibile pensare che la gran parte venga effettuata in regime di solvenza, cioè pagando la sanità privata, ed è anche possibile che chi non ha soldi a sufficienza addirittura rinunci a questi esami urgenti, mettendo a repentaglio la propria salute e magari la propria vita.

 “Abbiamo scoperto – dichiara il consigliere regionale Samuele Astuti - che anche nel primo semestre 2025 le liste d'attesa crescono, anche per le prestazioni più urgenti, cioè quelle che dovrebbero essere erogate in 72 ore. Le lombarde e i lombardi non trovano risposta nel sistema sanitario regionale in sei casi su dieci. È un dato allarmante perché dietro le prestazioni urgenti ci sono anche prestazioni salvavita o che possono permettere di salvare la vita. Cade quindi qualsiasi alibi da parte di Regione Lombardia sul fatto che i numeri delle prescrizioni siano particolarmente alti e non consentano una risposta da parte del sistema, perché abbiamo dimostrato oggi che il sistema va in affanno anche su una quota molto piccola, appena l’1,6% del totale. In una regione come la Lombardia a una richiesta di 260.000 prestazioni si dovrebbe rispondere senza problemi e nei tempi giusti, e invece questo non avviene”.

“Siamo in una regione che non avrà neanche in questa legislatura il centro unico di prenotazione – sottolinea Astuti - e i lombardi dovranno continuare a pagare per farsi curare. Tutto ciò per noi è inaccettabile ed è per questo che pensiamo che vada riorganizzata radicalmente la sanità nella nostra regione ed è necessario ripartire dalla centralità della sanità pubblica dal sostegno ai medici, agli infermieri”.

“È per questo che stiamo portando avanti una proposta di legge che verte su quattro punti: universalità del servizio, centralità della prevenzione, priorità dei servizi territoriali e governo pubblico degli erogatori – conclude il consigliere dem -. Una proposta che è stata sostenuta da oltre 100 mila lombarde e lombardi e che martedì 21 ottobre arriverà finalmente in aula consiliare per un confronto vero”.

Comunicato Stampa

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