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Politica | 16 ottobre 2025, 16:31

Trenta pronto soccorso lombardi fuori norma: «Segno del caos nella sanità regionale»

Secondo l’informativa della Direzione generale Welfare, 30 pronto soccorso su 45 non rispettano i requisiti del Dm 70/2025. Il consigliere regionale del Pd Samuele Astuti annuncia un accesso agli atti per conoscere le strutture coinvolte e denuncia la mancanza di controllo e di interventi efficaci nella sanità lombarda

Trenta pronto soccorso lombardi fuori norma: «Segno del caos nella sanità regionale»

Trenta pronto soccorso su quarantacinque non sono a norma. Serve una riorganizzazione. Questo il dato emerso nell’informativa della Direzione generale Welfare che si è tenuta oggi in Commissione Sanità.

“La Regione - afferma il consigliere regionale del Pd Samuele Astuti - ha dovuto ammettere che nel corso della ricognizione delle strutture ospedaliere è emerso che 30 pronto soccorso non rispondono ai requisiti stabiliti dal Dm 70 del 2025, sia per il numero di accessi che per il bacino di riferimento. Su questo faremo un accesso agli atti per sapere quali sono le 30 strutture non a norma.”

“Un altro segno evidente - sottolinea ancora Astuti - del caos in cui versa la sanità lombarda, che la Regione stessa non controlla più. Basti ricordare che ha affidato ai Nas, e non alle Ats, il controllo dello stato delle liste d’attesa, controllo peraltro inutile. Già da anni sappiamo che le strutture ospedaliere non gestiscono in modo uniforme le liste d’attesa. Servirebbero iniziative efficaci, ma ad oggi non si è concretizzata alcuna azione. Anzi, già sappiamo che il Centro unico di prenotazione, che chiediamo da anni, non sarà pronto neanche in questa legislatura.”

Redazione

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