Per una ventina di minuti i manifestanti pro Pal hanno occupato i binari della stazione delle Ferrovie dello Stato di Busto Arsizio.
Poi il corteo, partito intorno alle 18.30 da piazza San Giovanni, si è mosso nuovamente alla volta del centro, fino a piazza Garibaldi. Almeno trecento i manifestanti scesi per le strade dopo l’abbordaggio della Global Sumud Flottilla da parte della marina militare israeliana. Giovani, anziani, associazioni e tanti cittadini.
Con bandiere della Palestina e della pace, tra cori e striscioni, hanno percorso le vie del centro, per poi puntare lo scalo di piazza Volontari della Libertà. Il primo tentativo di accedere ai binari passando dal parcheggio di via Venezia è andato a vuoto grazie all’opposizione delle forze dell’ordine, che hanno poi tentato di impedire ai manifestanti, entrati in stazione, l’accesso ai binari. Il blocco però è stato forzato e la circolazione dei treni è stata interrotta.
Quando ormai il corteo stava per ripartire, anche il sindaco Emanuele Antonelli ha raggiunto la stazione: «Spero che li denuncino», le sue parole.
Il raduno in piazza San Giovanni
I primi manifestanti hanno raggiunto piazza San Giovanni poco prima delle 18. Davanti alla basilica tanti ragazzi e ragazze, ma anche famiglie con bambini e persone meno giovani. Mezz’ora più tardi, il gruppo si è mosso in corteo attraversando via Milano e corso XX Settembre.
In testa, lo striscione «Se bloccate la Flotilla noi blocchiamo tutto!».
Per le vie del centro è risuonato l’urlo «Palestina libera». Lo hanno gridato in più di trecento. Qualcuno in corso XX Settembre ha applaudito la folla, altri hanno suonato il clacson in segno di incitamento.
Davanti a tutti la volante della Polizia locale, mentre il gruppo procedeva lentamente.
La svolta
La situazione è cambiata all’improvviso quando i manifestanti sembravano puntare la stazione delle Ferrovie dello Stato. In realtà, a sorpresa, il corteo si è introdotto nel parcheggio dei pendolari di via Venezia. Ci sono stati i primi momenti di tensione, poiché alcuni manifestanti hanno cercato di raggiungere da lì i binari. Carabinieri e Polizia di Stato sono riusciti a farli desistere.
A quel punto, la marcia dei pro Pal è ripartita questa volta sì verso l'ingresso dello scalo di piazza Volontari della Libertà. La Polizia era pronta a sbarrare la porta che separa l’atrio della stazione e la banchina. Dopo una resistenza di alcuni minuti, il nutrito gruppo di manifestanti è riuscito a forzare il blocco e a dirigersi versi i binari, che sono stati occupati, causando lo stop della circolazione dei treni. Alcuni manifestanti sono invece rimasti sulla banchina.
Arriva anche il sindaco
A un certo punto, un pendolare diretto a Gallarate ha urlato con foga il proprio malcontento all’indirizzo delle persone sui binari, ed è stato riportato alla calma dagli agenti.
E, mentre i manifestanti si accingevano a rimettersi in marcia, in stazione è arrivato anche il sindaco Emanuele Antonelli. «Sono stufo di queste cose – ha commentato il primo cittadino –. Possono manifestare tranquillamente senza emulare la gente che sbaglia. Spero che vengano denunciati».
Riparte il corteo
L’occupazione dei binari è durata una ventina di minuti. Poi il corteo si è mosso lungo via Mameli, ha attraversato l’incrocio con viale Cadorna e, infine, si è fermato in piazza Garibaldi.
«Busto sa da che parte stare», il coro, insieme a quelli contro il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Domani mattina, in concomitanza con lo sciopero generale proclamato da Cgil e dai sindacati di base come l’Usb, è in programma una manifestazione degli studenti: annunciato un presidio fuori dal liceo Candiani di Busto.