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Politica | 24 settembre 2025, 19:34

Ferrara (M5S): «L’Italia rompa la complicità con i crimini di Netanyahu. In Parlamento e sul territorio non resteremo fermi»

Oggi alla Camera dei Deputati si è svolto un incontro dell’intergruppo parlamentare per la Pace tra Palestina e Israele, coordinato dalla deputata M5S Stefania Ascari, che ha avuto il privilegio di confrontarsi con Omar Barghouti, co-fondatore del movimento internazionale BDS. L'onorevole varesino: «Con il gruppo territoriale M5S Busto Arsizio e l’USB Malpensa stiamo portando avanti attività di verifica e controllo sulle esportazioni di armamenti attraverso l’aeroporto»

Oggi, alla Camera dei Deputati, si è svolto un incontro fondamentale dell’intergruppo parlamentare per la Pace tra Palestina e Israele, coordinato dalla deputata M5S Stefania Ascari. Ha partecipato, in rappresentanza del Movimento 5 Stelle, anche l'Onorevole Antonio Ferrara.

L’intergruppo ha avuto il privilegio di confrontarsi con Omar Barghouti, co-fondatore del movimento internazionale Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS), e con i rappresentanti di BDS Italia.

Barghouti ha illustrato la nascita e gli obiettivi del movimento, attivo dal 2005, che si fonda su tre richieste fondamentali e non negoziabili, ovvero la fine dell’occupazione israeliana dei territori palestinesi, lo smantellamento del sistema di apartheid contro il popolo palestinese e il riconoscimento del diritto al ritorno per i profughi espulsi a partire dal 1948.

«Nel corso dell’incontro - dichiara l’On. Antonio Ferrara - abbiamo ascoltato con grande attenzione il richiamo di Barghouti alla responsabilità politica, morale e giuridica degli Stati e delle imprese. L’Italia non può continuare a essere complice, direttamente o indirettamente, di un genocidio a Gaza e dell’occupazione illegale in Cisgiordania. La strada indicata dal BDS - boicottaggi, disinvestimenti e sanzioni - è l’unica capace di fermare il governo Netanyahu e di arrivare a un vero cessate il fuoco».

Ma non basta l’impegno istituzionale: servono azioni concrete anche sul territorio: «Con il gruppo territoriale M5S Busto Arsizio e l’USB Malpensa - prosegue Ferrara - stiamo portando avanti attività di verifica e controllo sulle esportazioni di armamenti attraverso l’aeroporto di Malpensa, per garantire trasparenza e legalità. Vogliamo accertare che dall’Italia non partano spedizioni di armi che possano alimentare il conflitto. Se il governo resta in silenzio e non vigila, saremo noi cittadini, attivisti e rappresentanti istituzionali a farlo».

Secondo il rappresentante del Movimento, gli scioperi generali hanno attraversato l’Italia, e quello prossimo del il 26 settembre del trasporto aereo a Malpensa in solidarietà con Gaza, sono la prova evidente che i cittadini chiedono azioni immediate e concrete: «Meloni – conclude Ferrara – ascolti la voce del Paese e smetta di rendere l’Italia complice del terrorismo di Stato israeliano. Noi continueremo a batterci in Parlamento e sul territorio per la pace, la giustizia e la difesa dei diritti umani, perché la storia non perdona chi resta a guardare mentre si consuma una tragedia di queste proporzioni».

c.s.

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