«La Legge Antispreco, avanguardia in Europa, ha permesso in questi anni a imprese e associazioni di recuperare e donare tonnellate di cibo, trasformando un problema ambientale e sociale in una risorsa preziosa. Ma possiamo e dobbiamo fare di più». Così Maria Chiara Gadda, vicepresidente dei deputati di Italia Viva e prima firmataria della legge 166 del 2016 che porta il suo nome
«Ancora oggi - spiega - alcune aziende non sanno che la normativa premia fiscalmente chi dona, e troppi cittadini non distinguono la data di scadenza dal ‘da consumarsi preferibilmente entro’.
Sono piccoli gesti che fanno la differenza: comprare il giusto, vincere la vergogna di chiedere la doggy bag, rispettare il valore del cibo. Non si tratta solo di ambiente e portafoglio, ma di dignità: quello che scartiamo può diventare un aiuto per le mense solidali e per chi oggi fatica ad arrivare a fine mese. L’Italia ha fatto scuola in Europa, ma la partita non è finita: serve chiudere il cerchio, sostenere le associazioni con strumenti concreti. La legge c’è, la burocrazia è stata ridotta, adesso - conclude - non ci sono più scuse».