Torna anche quest’anno la “Cur cul gall”, la corsa che sa ormai di tradizione e che restituisce al podismo il suo volto più autentico. Una gara breve, 5 chilometri e mezzo appena, ma capace di radunare sempre duecentocinquanta persone, quasi un rito collettivo che si rinnova all’alba. L’appuntamento è fissato per sabato 6 settembre, con iscrizioni direttamente al mattino e partenza dalla pista di atletica di Busto Arsizio alle 6.30.
È Marta Lualdi, presidente del Free Runner Team che organizza l'iniziativa, a raccontarne lo spirito. «La bellezza? Correre quando spunta il sole. Vedere l’alba mentre si è in movimento. Prima la gara si faceva in luglio, ora l’abbiamo spostata a settembre, e la partenza non è più alle cinque e mezza, ma alle sei e mezza. È un altro ritmo, un altro respiro». Dopo lo sforzo, la ricompensa: brioches del Colombo e caffè offerto da Ada Vending, perché la corsa è anche convivialità, incontro, gusto di ritrovarsi.
Il percorso scorre veloce: si parte in pista, si attraversa la zona industriale, si rientra in pista per l’arrivo. Semplice, lineare, senza fronzoli. Il costo è simbolico, cinque euro, e l’atmosfera è quella che soltanto una manifestazione popolare sa regalare. La “Cur cul gall” è alla sua sesta edizione, gode del patrocinio del Comune di Busto Arsizio e attira anche le società di running cittadine, unite dallo stesso entusiasmo.
Come nasce una corsa così? Lualdi sorride: «L’idea era semplice. Fare una gara al canto del gallo. Ci sarà un gallo vero, a segnare la partenza, perché volevamo che fosse una gara diversa dal solito. Si corre all’alba, si respira il silenzio che si apre al giorno. È un’emozione che resta».
Una gara che non promette record, ma regala sensazioni. Una manifestazione che non misura solo i chilometri, ma la voglia di esserci. L’alba di sabato 6 settembre sarà il teatro di questa piccola grande festa della corsa. E il gallo, puntuale, darà il via.