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Sport | 17 agosto 2025, 20:23

La rimonta della Pro Patria si spegne ai rigori, i Tigrotti dicono subito addio alla Coppa Italia

Contro l'Alcione dell'ex Cusatis, la squadra di Leandro Greco va sotto in avvio di ripresa, trafitta da un colpo di testa di Ciappellano, ma sa reagire. Dopo il pareggio di capitan Ferri nato da una iniziativa di Orfei, uno dei migliori in campo, i padroni di casa vanno anche vicino al sorpasso ma non riescono a sfondare nell'assalto finale. Non hanno però storia i rigori, con l'Alcione infallibile, mentre per la Pro sbagliano Di Munno e Udoh

La rimonta della Pro Patria si spegne ai rigori, i Tigrotti dicono subito addio alla Coppa Italia

Una Pro Patria orgogliosa ma ancora da registrare si arrende ai rigori all'Alcione e saluta subito la Coppa Italia di Serie C. L'esordio ufficiale in questa stagione 2025/26, nonché la prima apparizione allo Speroni, non è fortunata per il nuovo corso biancoblù. Il condottiero Leandro Greco riesce a scuotere i suoi nella seconda parte della ripresa, ma, dopo la rete di Ferri che pareggia quella di Ciappellano, è la lotteria dei rigori che volta le spalle ai bustocchi. 

Primo tempo

Si comincia con i cori che gli Ultras dedicano a Raffa e Uligano. Poi la partita può entrare nel vivo. 

Primo tempo che l'Alcione vince ai punti, ma che la Pro Patria avrebbe anche potuto chiudere avanti. Al 13' Travaglini e Orfei sono le “tappe” di un ribaltamento verticale di gioco che permette a Udoh di trovarsi davanti da solo davanti ad Agazzi, ma l'estremo difensore ospite respinge in angolo. Sul successivo calcio dalla bandierina la palla attraversa due volte l'area prima che Giudici provi il jolly mettendo nell'area piccola, trovando però il numero uno meneghino ben appostato. L'altra occasionissima dei tigrotti arriva sul finire del tempo ed è propiziata da una volata di Orfei sulla fascia sinistra; l'ex Spal salta Bertolotti, entra in area e serve l'accorrente Udoh. L'impatto con il pallone dell'attaccante classe '97 è nuovamente imperfetto e la palla finisce alta.

Prima, durante e dopo, però, gli uomini di Cusatis dimostrano avere maggior controllo del gioco ed è fondamentale Rovida per disinnescare i tentativi ravvicinati di Zamparo (che poi colpisce anche una traversa) e Galli giusto prima del cooling break. 

Secondo tempo

Nella ripresa la partita si accende ulteriormente, con i milanesi che avanzano il baricentro e mettono a “ferro e fuoco” l'area bustocca. 

E mentre Greco raccoglie la prima la prima ammonizione stagionale, dimostrando che vuole vincere già la prima allo Speroni, gli “orange” vanno vicini alla rete con il piattone di Morselli al 9' e al 14'; Rovida però c'è in entrambe le occasioni dal coefficiente di difficoltà non risibile. Sul corner successivo alla seconda occasione, però, lo strike in area piccola che coinvolge diversi giocatori tra cui anche Rovida spalanca la porta biancoblù e per Ciappellone, di testa, è un gioco da ragazzi firmare la rete del vantaggio. La Pro vive qualche minuto di smarrimento, rischiando di beccare il secondo gol con una beffarda punizione da metà campo di Muroni, che vede il portiere di casa fuori di pali e ci prova, mancando il colpo gobbo di poco. 
Alla pausa di metà tempo per assetarsi, però, il “timeout” del tecnico di scuola giallorossa ha evidentemente effetto. I tigrotti tirano fuori gli artigli e, anche grazie agli innesti dalla panchina (positivissimo soprattutto il neoacquisto Renelus), ribaltano l'inerzia. C'è lo zampino anche dell'ex attaccante della Reggina nell'1-1 biancoblù: Orfei, da sinistra, crossa basso, velo di Renelus, la palla arriva a Ferri, appostato dietro la schiera di difensori dell'Alcione, che ha il tempo di controllare e ti scaricare in rete tutta la voglia di 

Orfei da sinistra cross basso, velo di Renelus, la palla arriva a Ferri, appostato dietro la schiera di difensori dell'Alcione, che ha il tempo di controllare e ti scaricare in rete tutta la voglia di pareggio. Il finale è (quasi) tutto di marca blucerchiata, con tanta tanta energia ma poca precisione: né Renelus, al culmine di una cavalcata, né Citterio, trovano lo specchio. Poco prima del triplice fischio, Ciappellano prova a fare bis, ma questa volta sulla linea trova il muro provvidenziale di Motolese. 

Si ricorre quindi direttamente ai rigori, al contrario dell'edizione passata della manifestazione: va però tutto storto. E mentre l'Alcione fa sempre centro, la Pro sbaglia i primi due: Di Munno e Udoh vanno a sbattere su Agazzi e la vittoria ospite arriva con tre penalty di anticipo. 

IL TABELLINO
Pro Patria-Alcione Milano 2-5 d.c.r. (0-0; 1-1)
PRO PATRIA (3-5-2): Rovida; Reggiori (10' s.t. Mora), Motolese, Travaglini; Giudici, Ricordi (10' s.t. Sala), Di Munno, Ferri (43' s.t. Citterio), Orfei (43' s.t. Viti); Udoh, Mastroianni (23' s.t. Renelus). A disposizione: .Gnonto, Aliata, Auci, Frattini, Galantucci, Marra, Gentile, Ferrario. All. Greco.
ALCIONE (3-5-2): Agazzi; Bertolotti, Ciappellano, Pirola; Lopes; Galli (25' s.t. Invernizzi), Pitou, Muroni, Muroni, Renault; Zamparo (31' s.t. Samele), Morselli. A disposizione: Moroni, Dimarco, Miculi, Mocchi, Lanzi, Rebaudo, Marconi. All. Cusatis. 
Arbitro: Bianchi Deborah di Prato
Marcatori: 15' s.t. Ciappellano (A), 31' s.t. Ferri (PP). Sequenza rigori: Muroni (A) rete, Di Munno (PP) parato, Samele (A) rete, Udoh (PP) parato, Morselli (A) rete, Motolese (PP) rete, Lopes (A) rete. Spettatori: 541. 

Giovanni Ferrario


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