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Busto Arsizio | 01 agosto 2025, 08:19

Dieci anni fa l'addio a Celestina Coppola: nel tribunale di Busto è ancora un ricordo vivo e un esempio

Responsabile dell'area penale e poi delle esecuzioni immobiliari in cancelleria, la donna era stimata da magistrati, colleghi, avvocati, utenti. Il ricordo del marito Ignazio Brugnone, i suoi figli che la rendevano così fiera e un momento per riunirsi in preghiera domenica

Il sorriso di Celestina era una certezza per tutti

Il sorriso di Celestina era una certezza per tutti

Era il volto preciso e gentile, un riferimento al tribunale di Busto Arsizio per 35 anni. Quando Celestina Coppola scomparve, a soli 60 anni, il lutto fu profondo e la chiesa di Sant'Edoardo non riusciva a contenere la gente affranta.

Era il primo agosto di dieci anni fa. Da allora il suo ricordo è sempre stato luminoso per i tanti che hanno avuto a che fare con lei e sono stati sempre accolti, seguiti e guidati: Celestina Coppola è stata prima responsabile dell'area penale in cancelleria, poi delle esecuzioni immobiliari.  La stimavano magistrati, colleghi, avvocati e tutti i cittadini che si rivolgevano al  tribunale. «Era rispettata da tutti - sottolinea suo marito, Ignazio Brugnone - nel suo lavoro e come persona». Ignazio, già direttore delle Poste di Sant'Edoardo, coltiva la memoria della moglie con tenerezza. Anche sui social non c'è occasione che non diventi un modo per rammentare il cammino condiviso. Cammino che ha portato anche alla gioia di due figli, Massimo e Giuseppe, che erano il suo orgoglio: «Massimo è giornalista professionista, Giuseppe dirigente marketing della Lego. Celestina è stata una moglie e una mamma esemplare e ha cresciuto figli meravigliosi».

In occasione del decimo anniversario della scomparsa di Celestina,la famiglia farà celebrare una messa nella chiesa di Santa Croce domenica 3 agosto alle ore 17. Ci sarà don Stefano Borri, già coadiutore a Sant'Edoardo. Un momento di preghiera e ricordo per una donna che sapeva dare ascolto a tutti, fare sentire ciascuno una persona e indicare la cosa giusta da fare. La sua competenza, pari solo alla passione per il suo lavoro e per la comunità, manifestata in silenzio nello svolgimento del dovere quotidiano con quella marcia in più che tutti le hanno sempre riconosciuto.

Ma. Lu.

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