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Sport | 19 giugno 2025, 16:30

Pro Patria verso la Serie C, attesa solo l’ufficialità

Il Consiglio Federale ratifica esclusioni, riammissioni e ripescaggi. Come noto, la Pro Patria è in pole position dopo la rinuncia della Lucchese. E anche la pianificazione della nuova stagione, con la priorità di scegliere l’allenatore, può davvero prendere slancio

Il direttore sportivo della Pro Patria, Sandro Turotti

Il direttore sportivo della Pro Patria, Sandro Turotti

Oggi è un giorno chiave per il futuro della Pro Patria, che si riavvicina al calcio professionistico. Alle 13.30, nella sala Paolo Rossi della Figc, è iniziato il Consiglio Federale destinato a “disegnare” la prossima Serie C: esclusioni, riammissioni e ripescaggi al centro delle decisioni ufficiali. I riflettori sono puntati in particolare sulle posizioni della Pro Patria e dell’Inter U23, con i tigrotti di Busto pronti a rientrare grazie alla mancata iscrizione della Lucchese. Ma non è tutto. In agenda c'è anche la situazione del Brescia, che ha ottenuto una proroga fino al 24 giugno per presentare la domanda d’iscrizione. Una mossa che, alla luce del disimpegno della proprietà e delle note vicende legate a crediti d’imposta e penalizzazioni, appare sempre meno probabile.

LO STATO DELLE COSE

Gli scenari sono chiari: la Lucchese non ha presentato domanda, mentre la Spal lo ha fatto in modo incompleto. Il Brescia ha più tempo, ma difficilmente lo sfrutterà. Oggi, quindi, il Consiglio Federale confermerà la non iscrizione della Lucchese e quella incompleta della Spal, aprendo così le porte della Serie C a Pro Patria (prima in graduatoria tra le riammesse) e Inter Under 23 (prima tra le ripescate). Dopo il 24 giugno toccherà al Brescia: se non presenterà domanda, il posto sarà del Caldiero Terme, secondo tra le squadre con diritto alla riammissione; se invece lo farà, anche in modo incompleto, si aprirà lo spiraglio per il Ravenna, secondo tra i ripescabili.

QUI PRO PATRIA

Al momento in cui scriviamo, nulla è ancora stato ufficialmente deciso o ratificato dal Consiglio Federale, e anche il direttore sportivo Sandro Turotti - raggiunto telefonicamente - si esprime con la cautela di circostanza, usando ancora il condizionale. Ma la posizione della Pro Patria è ormai praticamente certa: beneficerà della mancata iscrizione della Lucchese e sarà riammessa in Serie C una volta concluso l’intero iter burocratico e formale. Un passaggio che, per la società di Patrizia Testa e della Finnat Fiduciaria, rappresenta poco più di una formalità, avendo già tutti i requisiti in regola, tra conti, garanzie e documentazione.

Sebbene l’annuncio ufficiale della riammissione sia atteso per luglio, quello che manca è ormai solo una formalità. Una situazione che consente anche a Turotti di cominciare a impostare concretamente obiettivi e priorità, a partire dalla scelta del nuovo allenatore che guiderà i tigrotti nella prossima stagione. La fase resta interlocutoria e nulla può ancora essere messo nero su bianco, ma il dado è praticamente tratto e la programmazione può finalmente prendere slancio.

AGGIORNAMENTO ORE 17.30

Il Consiglio Federale ha deciso che anche la Spal è ufficialmente estromessa. Non concessa la Licenza Nazionale. «In attesa della formalizzazione delle domande di iscrizione delle società di Serie B alle quali è stato concesso un termine differito (Brescia, Frosinone, Salernitana e Sampdoria), e preso atto dell’istruttoria della Covisoc con rinuncia al ricorso da parte della Spal, il Consiglio Federale ha deliberato la mancata concessione della Licenza Nazionale al club ferrarese. Conseguentemente, si rende disponibile un ripescaggio per il prossimo campionato di Serie C (che si aggiunge a una riammissione - quella della Pro Patria, nda - legata all’avvio della procedura di liquidazione giudiziale della Lucchese)».

A. M.


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