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Sport | 23 maggio 2025, 14:37

Fontana incontra il Club Volley Italia Trapiantati e Dializzati: «Donare è un gesto di straordinaria generosità»

Il governatore della Lombardia ha ricevuto una delegazione della squadra bicampione europea, un'associazione che unisce sport e sensibilizzazione per promuovere la cultura della donazione. Tra loro, i bustocchi Roberto Zausio ed Emanuele Porazzi, bicampioni europei in carica nella pallavolo

Il governatore Attilio Fontana ha ricevuto una delegazione del “Club Volley Italia Trapiantati e Dializzati”. L'associazione, che unisce la passione per lo sport alla cruciale opera di sensibilizzazione sulla donazione di organi e tessuti, è andata a Palazzo Lombardia e ha avuto l'opportunità di raccontare la propria missione e le proprie storie direttamente al presidente della Regione.

Lo stesso Fontana ha voluto sottolineare l'importanza dell'incontro con un post sui propri canali social: «Oggi ho incontrato una delegazione del Club Volley Trapiantati e Dializzati Italia, un’associazione che unisce sport e sensibilizzazione per promuovere la cultura della donazione. Attraverso eventi sportivi e incontri nelle scuole, raccontano le loro storie e l’importanza di dichiarare la propria volontà di essere donatori di organi e tessuti. Donare è un gesto di straordinaria generosità: può salvare vite e restituire speranza a chi sta lottando per sopravvivere». 

Il governatore ha anche ricordato le modalità per aderire alla donazione: al momento del rinnovo o rilascio della carta d’identità, o richiedendo l'apposito modulo presso una sede della propria Asst.

A far parte della delegazione c'erano anche due atleti di Busto Arsizio, Roberto Zausio ed Emanuele Porazzi. Zausio, trapiantato di fegato, ha condiviso alcuni dettagli sull'incontro: «L'appuntamento è stato possibile grazie all'assessore Alessandro Albani – racconta Roberto - Tutto è nato dall'evento organizzato a inizio febbraio con al PalaFerrini (LEGGI QUI), dove siamo riusciti a stabilire questo contatto».

Con Zausio c'era anche Emanuele Porazzi, che ha subìto un trapianto di rene e, come il compagno bustocco, fresco campione europeo a Lisbona 2024 nella pallavolo, un successo che riconferma la vittoria ottenuta precedentemente nella rassegna continentale di Oxford.

«Fontana ha voluto incontrarci di persona - spiega Zausio - per conoscere le nostre storie e i nostri obiettivi. Il nostro scopo è andare nelle scuole, spesso invitati dalle sezioni Aido locali, in giro per tutta l'Italia. La manifestazione che abbiamo vinto a Lisbona è una sorta di olimpiade dei trapiantati, visto che prevede tante altre discipline come basket, tennis, calcio, bocce, bowling, freccette e tanti altri giochi. L'obiettivo primario del club è far vedere che esistiamo, che c'è una possibilità di vita piena anche dopo un trapianto o durante la dialisi, e con lo sport ancora di più. Grazie all'attività sportiva, riusciamo a supportare meglio le terapie».

Le loro testimonianze sono potenti: «Cerchiamo di raccontare le nostre storie e dire che donare è un atto di grandissima generosità, che trasforma una fine in un nuovo inizio, la sofferenza in speranza. Divulghiamo i nostri raduni e portiamo con orgoglio il nostro motto sulle magliette: “Io sono qui perché qualcuno ha detto sì”. Dimostriamo che anche dopo la malattia, e grazie alla scienza che ci aiuta, riusciamo a fare grandi cose».

Il governatore Fontana, racconta Zausio, «è rimasto molto entusiasta, non sapeva della nostra esistenza e ci ha fatto tanti complimenti e ringraziamenti. Lo inviteremo alla prossima edizione della manifestazione che organizziamo a Busto, non appena avremo una data precisa». L'incontro assume un significato particolare per l'associazione: «Un riconoscimento da una personalità così importante vale doppio - commenta - Significa che il nostro messaggio sta prendendo piede. Purtroppo, c'è ancora un calo delle donazioni, spesso a causa di fake news, quindi c'è tanto lavoro da fare. Cerchiamo di sensibilizzare andando in giro il più possibile, creando raduni come quelli recenti a Brescia, Trento, Borgo Valsugana. Per noi, poi, è anche bello vederci, dopo una malattia di questo tipo».

Zausio, che ha ricevuto un trapianto di fegato d'urgenza a 40 anni, nel pieno della sua attività, e che ha sempre giocato a pallavolo (prima nel San Filippo, ora nell'Aurora Pgs di San Giuseppe), conclude con un appello: «La donazione offre conforto anche a chi dona, non bisogna avere timore di mettere quella firma. Può davvero cambiare la vita di qualcuno».

L'assessore Alessandro Albani, che ha giocato un ruolo chiave nel facilitare l'incontro, ha espresso grande soddisfazione: «Sono felicissimo di questo incontro e dei risultati che la squadra ha ottenuto – commenta il membro della giunta - Svolgono un lavoro importantissimo per divulgare la loro attività e le positive conseguenze che questa ha sui trapiantati e dializzati, facendolo in maniera ottimale attraverso l'attività sportiva. I successi ottenuti, come i due campionati europei vinti, sono una testimonianza della loro forza e del loro impegno nel sensibilizzare su questi temi fondamentali». Albani ha poi aggiunto: «Ringrazio il presidente Fontana per la sua disponibilità e l'attenzione dimostrata verso una realtà che porta con sé valori così importanti e dimostra come, anche praticando sport, si possano raggiungere grandi risultati e veicolare messaggi cruciali».

Giovanni Ferrario

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