A 80 anni esatti da quel 25 aprile 1945 che ha segnato la fine dell’oppressione nazifascista e la nascita della democrazia nel nostro Paese, l’Università cittadina per la cultura popolare di Busto Arsizio sceglie la memoria come leva di riflessione, confronto e identità. Lo fa con una conferenza dal titolo potente e diretto: “A 80 anni dal 25 Aprile 1945: gli avvenimenti a Gallarate e a Busto Arsizio”, che si terrà mercoledì 9 aprile alle 15.30 nella sala del Museo del tessile.
Due le voci protagoniste di questo appuntamento: Angelo Protasoni, profondo conoscitore della storia gallaratese, ed Ernesto Speroni, storico e docente bustocco, volto noto nell’ambito dell’Anpi e attivo nella divulgazione culturale.
La Liberazione a Gallarate: il racconto in prima persona
Angelo Protasoni offrirà un’immersione diretta nei fatti di Gallarate, città che visse una Liberazione intensa e articolata, culminata con l’arrivo delle truppe alleate il 1° maggio. Il suo intervento sarà molto più di una semplice cronaca: evidenzierà il carattere plurale della Resistenza, sfatando il luogo comune secondo cui fu “solo di una parte politica”. Parlerà di antifascismo come fermento nato ben prima del 1943, del ruolo cruciale dei partigiani nel proteggere infrastrutture e produzione, e di una ripartenza amministrativa rapida e autonoma che evitò, al Nord, un’amministrazione straniera post-bellica. Un intervento che si concluderà, se il tempo lo permetterà, con un toccante omaggio ai Resistenti Militari Internati, troppo spesso dimenticati.
Protasoni, 75 anni, gallaratese doc, imprenditore tessile per oltre mezzo secolo, è stato anche amministratore pubblico e oggi si dedica al volontariato insegnando italiano ai cittadini stranieri. La sua passione per la storia locale è ben nota, alimentata da anni di impegno nell’Associazione Mazziniana Italiana.
La Resistenza a Busto: oltre la retorica
A seguire, l’intervento di Ernesto Speroni proporrà uno sguardo complesso, privo di facili mitizzazioni. “Raccontare quei giorni – afferma – è necessario, ma senza cedere alla retorica rituale. La Resistenza fu scelta, sacrificio, ma anche contraddizione e rischio”. Partendo da episodi meno noti di denunce e infiltrazioni tra i partigiani, Speroni racconterà anche le lotte operaie avvenute a Busto e chiuderà con alcune testimonianze e immagini d’epoca legate ai giorni della Liberazione nell’Alto Milanese.
Nato a Busto Arsizio, laureato in Filosofia e insegnante di Lettere, Speroni è autore di numerosi libri di storia locale e romanzi storici. Ha fondato il Laboratorio di Storia del ‘900 nelle scuole, portando avanti la memoria delle vittime della Shoah e degli internati militari. Con la compagnia “Viandanti Teatranti” ha inoltre scritto e messo in scena “Il rogo dei libri”, spettacolo sul legame tra cultura e libertà.
Un’occasione per comprendere e partecipare
L’appuntamento del 9 aprile si inserisce nel calendario degli eventi per il 25 aprile con l’obiettivo di coinvolgere la cittadinanza e, in particolare, le nuove generazioni, in un percorso di consapevolezza e dialogo. Non solo celebrazione, ma riflessione viva: per capire cosa è stato, e perché oggi più che mai sia necessario ricordare. Perché la libertà – ieri come oggi – non è mai scontata.