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Eventi | 12 novembre 2024, 12:37

Miracoli a Milano: Carlo Orsi fotografo

Miracoli a Milano: Carlo Orsi fotografo

La suggestione che può offrire una fotografia è data dalla capacità del fotografo di cogliere l’attimo e renderlo eterno. In tutto questo si pone l’opera di Carlo Orsi (1941-2021), in mostra presso Palazzo Morando a Milano. 

Si tratta del racconto personale di un grande della fotografia con immagini realizzate a partire dagli anni Sessanta nella sua Milano, in una ricerca continua, tra luci ed ombre, contraddizioni e slanci, dove anche moda, pubblicità e reportage hanno contribuito a creare un percorso di grande efficacia comunicativa. 

Dal 31 ottobre 2024 al 2 febbraio 2025, Palazzo Morando | Costume Moda Immagine ospita la mostra Miracoli a Milano, curata da Giangiacomo Schiavi e Giorgio Terruzzi con la consulenza di Silvana Beretta e organizzata da Vertigo Syndrome, in collaborazione con l’Archivio Carlo Orsi e il Comune di Milano.

Realizzata grazie al supporto del main sponsor Dils - azienda leader nel Real Estate ed attiva nell’ambito del programma pluriennale di Give Back This is my Milano - l’esposizione rende omaggio a Carlo Orsi (1941-2021), autore, con le sue Leica, di un percorso professionale iniziato nell’Italia del dopoguerra con il Bar Jamaica a Brera, frequentato da pittori, scrittori, poeti. Figure ispirate e ispiratrici per la sua intera carriera.

Si tratta di 140 opere in bianco e nero, quasi tutte vintage provenienti dall’archivio personale dell’autore, stampate sotto la sua supervisione. Fotografie che seguono le tematiche care a Orsi, dagli esordi, come reporter per il Corriere della Sera, Panorama, Settimo Giorno, Il Mondo e Oggi, prima di diventare assistente di Ugo Mulas per poi definire uno stile dissidente e ironico da applicare a diversi ambiti della fotografia.

La mostra è divisa in 4 sezioni: una è dedicata a Milano, indagata senza sosta per sessant’anni; un’altra presenta i ritratti di artisti, designer, stilisti e attori che hanno segnato il secondo Novecento. Una terza area riguarda i lavori svolti per il mondo della moda e della pubblicità per alcuni marchi importanti come Omsa, La Perla, Catellani&Smith, American System, Swatch, Philip Morris, Ducati, Alias, Baleri, Nemo, Cassina, Fedeli. La quarta sezione è riservata ai reportage: dalle scuole per i toreri in Spagna alle sculture dell’amico Arnaldo Pomodoro; dai paesaggi iconici degli Stati Uniti alla caduta del muro di Berlino fino alle missioni umanitarie, accompagnate come volontario, in Tibet, Cina, Uganda, Bangladesh e Bolivia.

La parola ai curatori Giangiacomo Schiavi e Giorgio Teruzzi

Cosa c’è, cosa troviamo, nelle fotografie di Carlo Orsi? Milano, sempre, anche se lo scatto inquadra uno spicchio di Pechino, un ragazzino che impara l’arte della corrida in Spagna, il cielo magnifico della California. Milano, ma certo, dove ha imparato a cogliere, inquadrare, dentro un’epoca in cui questa città insegnava a guardare. Dentro sé stessi e poi attorno, nell’arte e nell’arte di arrangiarsi; in una classe operaia mai approdata in paradiso; in una contiguità con l’alta classe, attenta e responsabile di fronte ai propri privilegi. Marciapiede – proseguono Schiavi e Terruzzi - per gustare il lusco e il brusco del vivere, l’umanità che sta nei gesti piccoli, enormi, il significato della fatica e di ogni opportunità. Dolce e amaro. Qualcosa circola ancora a Milano, ciò che ha mosso grandi artisti, designer, architetti, emigrati e umoristi a convivere e ad alimentarsi in una condivisione semplice eppure segnata da raffinatezze, originalità”. 

Come tutte le esposizioni curate da Vertigo Syndrome, la mostra si completa con una serie di eventi collaterali. Sono previsti a Palazzo Morando, tra novembre 2024 e gennaio 2025, cinque incontri dedicati ai rapporti tra Milano e la musica, la letteratura, il giornalismo, la comicità, il sociale. Conferenze aperte ai visitatori della mostra, animate da ospiti d’eccezione.

MILANO - L’anima esposta

Carlo Orsi ha perlustrato ogni strada di Milano, componendo un racconto per immagini che spazia dai suoi punti più alti (L’ombra del Pirellone, 1961; Un mondo nuovo, 2015) a quelli sotterranei (Metropolitana in bianco e nero, 1965); dai Beatles al Vigorelli, 1965 agli emarginati di oggi (Invisibile, 2014).

RITRATTI - Teste fini e facce toste

Per Carlo hanno posato grandi artisti del secondo Novecento (Lucio Fontana, Valerio Adami, Emilio Tadini, Jannis Kounellis, Arnaldo Pomodoro, Mario Schifano), cantanti (Luciano Pavarotti, Gino Paoli, Mina, Loredana Bertè), personaggi del cinema e dello spettacolo (Mariangela Melato, Ornella Muti, Dario Argento, Cochi e Renato, Dario Fo), ma anche politici (Sandro Pertini) e sportivi (Michael Schumacher, Marco Simoncelli, Valentino Rossi). 

MODA E PUBBLICITÀ - Dammi l’idea

Alla moda e alla pubblicità Orsi ha dedicato molti anni di lavoro. Modelle e modelli, così come alcuni “complici” occasionali, sono attivi, in movimento, portatori di una necessaria naturalezza. Anticonformismo e umiltà corrispondenti al suo modo di vivere: “Macché artista, sono un semplice artigiano”.

REPORTAGE - Luoghi del cuore

Dal 2004 Orsi si è occupato di sofferenza e speranza, accompagnando i medici, gli infermieri e i volontari di Interplast, associazione umanitaria attiva in luoghi disagiati del mondo. Due libri documentano cinque missioni organizzate in Tibet, Cina, Uganda, Bangladesh e Bolivia. Un ritorno al reportage, a distanza di molti anni dai primi viaggi fotografici organizzati in Italia, Spagna, negli Stati Uniti, nei deserti africani e in Europa. Viaggi sentimentali per invitare al viaggio ogni fruitore.

Carlo Orsi – biografia essenziale 

Carlo Orsi nasce a Milano l’8 marzo 1941. Via Solferino, Brera. L’arte e gli artisti, primi compagni di vita, ne alimentano curiosità e ispirazione. Inizia a fotografare come cronista per il Corriere della Sera, diventa assistente di Ugo Mulas. Negli anni Sessanta realizza reportage in Italia e all’estero per diversi periodici (Panorama, Il Mondo, Settimo Giorno, Oggi) e lavora per la moda, collaborando con diverse riviste italiane e straniere. Negli anni Settanta si dedica alla pubblicità. Tra le campagne più rilevanti quelle per Omsa, La Perla, American System, Swatch, Philip Morris, Ducati, Alias, Baleri, Nemo, Cassina. Al 1984 risale la prima mostra personale, con allestimento di Mario Botta. Sono datati 1965 e 2015 due libri su Milano, con testi di Dino Buzzati e Aldo Nove. Il volume Extasi sulla caduta del muro di Berlino è del 1999; Faithful. People around the World del 2004; Jannis Kounellis atto unico del 2006; La luce della terra del 2007. Nel frattempo, accompagna il lavoro dell’artista Arnaldo Pomodoro realizzando diverse pubblicazioni. Nel 1997 fonda con la moglie Silvana Beretta e gli amici di sempre - Emilio Tadini, Guido Vergani, Gianfranco Pardi, Giorgio Terruzzi - la rivista Città, per raccontare Milano attraverso lo sguardo di grandi fotografi. Muore a Bergamo il 31 maggio 2021.

Palazzo Morando | Costume Moda Immagine

Oltre a sede dedicata all’esposizione a rotazione di abiti e accessori del Comune di Milano, conserva una collezione di dipinti, sculture, disegni e stampe che documentano l'evoluzione storico-urbanistica della Città dal XVII al XX secolo.

Per questo motivo Palazzo Morando diventa il luogo ideale per mostre che abbiano a tema il capoluogo lombardo, la sua storia, la sua immagine e i suoi protagonisti.

Orari

Dal 31 ottobre 2024 al 2 febbraio 2025

martedì - venerdì: 10.00 – 19.00 

Sabato, domenica e festivi: 10.00 – 20.00 

Lunedì chiuso 

La biglietteria chiude un’ora prima.

Biglietti: intero € 12 – ridotto €. 10 (Miracoli a Milano - Carlo Orsi fotografo |)

Giuseppe De Carli

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