Se ne andava vent'anni fa don Mario Mascheroni. Ma non ha mai lasciato veramente la sua Bergoro: il legame con la comunità è strettissimo e lo dimostra anche questo weekend, dedicato alla sua memoria attraverso l'evento "Io sono prete. Un uomo, l'amico di tutti".
Il sacerdote scompariva appunto il 7 giugno 2004. «Don Mario è indimenticabile - dice Alfonso Corio - era un sacerdote molto vicino alla gente. Non teneva nulla per sé... Dieci anni fa abbiamo fatto un libretto dedicato a lui». Uno sforzo collettivo in cui si raccoglievano tante frasi del prete che ha legato il suo impegno pastorale profondamente a questo territorio. Nato a Meda nel 1928, era diventato sacerdote nel 1954 ed era stato coadiutore di Fagnano per 19 anni. Poi eccolo parroco a Bergoro, fino al 2004.
«Quando ero giovane prete vivevo in mezzo ai ragazzi, giocavo con loro, dialogavo. Il mio parroco diceva che io ero un prete da cortile perché ero sempre in mezzo ai ragazzi e dopo il gioco tutti venivano in chiesa a pregare, io raccontavo loro la storia di Cristo» scriveva don Mario il 28 aprile 2003.
Con un lungo percorso condiviso con Fagnano e con Bergoro, molti ricordano don Mario. Ma è vero che i ragazzi di oggi non l'hanno conosciuto: le iniziative come quella del weekend (e poi della mostra fotografica che ci sarà in occasione della patronale, dal 21 al 23 giugno nella cappella del San Materno) sono un'occasione importante per raccontarlo. Per far continuare a crescere quanto seminato con la sua fede e il suo amore per la gente.
Sabato 8 giugno alle 21 nella chiesa di San Giovanni Battista il recital di Tiziana Sbalchiero, mezzosoprano; all'organo il maestro Michele Zanella. Ci saranno testimonianze video di don Mario, poi letture a cura di Lidia Sbarchiero, Piermario Tognoli, Roberta Giuffrida. Domenica 9 la messa alle 10.30, che vedrà anche la concelebrazione di monsignor Claudio Livetti. Alle 15.30 ci si ritroverà a Meda per un ricordo sulla tomba del sacerdote.
All'iniziativa, promossa dalla parrocchia, collabora il circolo Acli di Bergoro.