Il bustocco d’adozione Massimo Pedrani, per tutti “Mamo”, scende in campo e si candida a sindaco di Gignese, la perla dell’Alto Vergante, incastonata fra Stresa e il Mottarone, con poco più di mille abitanti.
Sessantanove anni, esperto di scienze farmaceutiche e musicista per passione, è notissimo nella zona di Busto Arsizio, che frequenta da sempre e dove ha anche abitato.
Ora si candidata alla guida della lista Pedrani – Mamo, griffata nel simbolo con quel soprannome che è anche il marchio di fabbrica del suo gruppo musicale, la Mamo’s Band, fondata nel 2017 e della quale lui è il paroliere, il bassista e pure uno dei cantanti. Proprio questo complesso è uno dei tanti punti di contatto fra Pedrani a Busto Arsizio, perché il direttore artistico è quel Gigi Marrese con cui si conobbe da ragazzo, ai tempi nei quali frequentava il liceo scientifico Tosi e abitava in corso XX Settembre, sopra il Bar Franco.
Ecco così che nella band figurano tanti volti noti del territorio, fra cui Luca Marino, Arianna Bruno, Fabio Agatea, Carlo Attolini, Fabio Buonarota e molti altri ancora.
La Mamo’s ha fatto anche alcuni memorabili concerti benefici al teatro Manzoni negli ultimi anni e la formazione del gruppo deriva dalla comune amicizia dei suoi componenti – a partire da Pedrani - con Alessandro Munari, il patron del Baff.
L’anno scorso Pedrani ha persino scritto un libro - “Wapiti, la medicina della musica” (Macchione Editore) - con il giornalista Marco Linari. In quelle pagine ha raccontato il suo percorso nella farmaceutica – che lo ha portato a depositare brevetti internazionali di grande rilievo - e quell’amore riscoperto in età avanzata per la musica, considerata la ricetta del benessere. Ora ritorna un’altra passione di gioventù: la politica.
Ecco allora Pedrani, nato e cresciuto a Milano, affermatosi professionalmente da giramondo, con un piede in Svizzera (ha casa a Melide, vicino a Lugano) e l’altro – assieme al cuore – nella storica villa di Gignese, meta di villeggiatura di moltissimi varesini, in campo per «mettere in atto una rivoluzione» nel paese del VCO in cui trascorre gran parte delle sue giornate.
«Gignese ha sofferto troppo a lungo un sonno profondo delle idee e una fuga di persone, attività ed energie. Per questo, con una squadra preparata ed entusiasta, mi propongo per rivoluzionare tutto. Le soluzioni intermedie non hanno senso. Per rinascere serve un taglio netto col passato», dice Pedrani, osservato speciale anche dalla “sua” Busto.