Ieri... oggi, è già domani | 26 marzo 2024, 06:00

“L'e greu” - “È pesante”

Il fardello della vita è pesante, catechizza Giusepèn. Lui, uomo probo e riflessivo, vede tante cose che non vanno. Soprattutto lo turba alquanto vedere i più piccoli morire di fame...

“L'e greu” - “È pesante”

Il fardello della vita "l'e greu" (è pesante), catechizza Giusepèn. Lui, uomo probo e riflessivo, vede tante cose che non vanno. Soprattutto (lo turba alquanto) "idè i pisciniti muì da fam" (vedere i più piccoli, morire di fame).

Lui, Giusepèn ha vissuto la guerra, "ma anca in chi mumenti lì, un tocu da pan al ghea par tuci" (anche in quei momenti, un pezzo di pane, c'era per tutti) e ne conosce gli effetti. E non vuole indurre chiunque a riflessioni fuori luogo.

Ne specifica, tuttavia la valenza del suo pensiero: in troppi discutono di "guerra" per averla letta sui libri o per averne sentito dire; in pochi l'hanno vissuta, quindi non è possibile farne una ragione. Come quella di chi parla di "fame", magari dopo avere consumato un pranzo luculliano o addirittura aver vissuto tra agi e abbondanza.

Col "l'e greu", Giusepèn sintetizza la fatica del mondo, l'indifferenza del mondo, la caparbietà con cui si giustifica lo "scontro" senza averne procurato gli effetti. E' "pesante" l'odio ed è pesante la "sete di potere". E' pesante "esportare la Democrazia" con la violenza o imporre la "democrazia" coi gendarmi fuori l'uscio di casa o addirittura "dentro casa" che impongono un nome senza alternativa, da votare.

Dire poi così banalmente che "il voto del Popolo è sempre una buona azione" (Salvini) è come palesare il fatto di non avere ben compreso il valore della Libertà. Il "voto del Popolo" è "buona cosa" quando il voto è libero; quando esiste l'alternativa di persone da votare, quando ci sono Forze Politiche che difendono la Libertà, quando chi governa lo fa per "indicazione" (voto libero) della gente, senza la paura di contrabbandare il "quieto vivere" con un Dovere che ubbidisce a un Diritto.

Il "fardello pesante" a cui si riferisce Giusepèn, non si ferma qui. Si sposta sul Parlamento che "fa Leggi" con troppi distinguo. Che "fa Leggi" che si possono interpretare, mentre una Legge deve essere UNIVOCA e comprensibile da tutti e assolutamente NON-interpretabile.

Il "greu" è dentro gli "stenti" - chi fa fatica a "tirare la fine del mese" o chi ha problemi nel unire il pranzo con la cena o baratta il misero introito "risparmiando" sulla salute o sul "non farsi curare", fa una vita "grea" pesante, misera, sotto "stimata" rispetto alle voci di lode (peana) che illuminano la faccia di poche persone. Oggi si sta bene, si sente dire dalla TV e dai Giornali.

Giusepèn è laconico "mei dì ca sa sta ben tuci" (meglio dire che occorrerebbe stiano bene tutti) e non i pochi o chi gode del benessere dopo averlo conquistato sul "risparmio" delle "morti sul lavoro" o sull'incuria di come è gestito il PRIMO articolo della nostra Costituzione: "l'Italia è una Repubblica fondata sul Lavoro" e non si dice affatto di "quale tipo di Lavoro?"... anche quello malavitoso? O dalla vendita della droga? O dall'Evasione Fiscale? Dalla Corruzione?, Dall'Elusione?... quale Lavoro, "signora Politica... quale Lavoro?

Si può creare Lavoro spostando le Ragioni Sociali nei "paradisi fiscali", ma pure in taluni Stati Europei (anche quelli dentro la UE), dove la tassazione è inferiore a quella italiana? - Giusepèn non ce la fa a tacere. E aggiunge pure una frase volgare (ma vera) tratta proprio dal Dialetto Bustocco da strada - la scrivo in Lingua Bustocca, poi ne faccio una "traduzione" un po' signorile: "tuci gan dirittu da pudè cagò" (tutti hanno diritto di poter defecare) che presuppone una "dieta regolare", di una nutrizione consona ai bisogni, di una salute da difendere, di una Sanità che consenta "pari dignità" per chi necessita una diagnosi svelta e precisa. Parliamo della Scuola? - fermiamoci qui.

La vita diventa meno "grea" (meno pesante) se si attuasse veramente la tutela del Lavoro e della Persona, in ogni sfaccettatura di rito. E per attuare ciò, occorre unicamente buona volontà, mista al rispetto di ogni Persona! Oggi, non è così.

Gianluigi Marcora

Leggi tutte le notizie di IERI... OGGI, È GIÀ DOMANI ›
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore