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Busto Arsizio | 20 febbraio 2024, 17:51

L'addio a Mauro Crosta: «Sei stato il mio supereroe, anche nelle piccole cose»

Le toccanti parole della figlia Martina: «Spero di averti reso orgoglioso». Il parroco don Giorgio Fantoni ha ricordato le sue passioni: lo sport, la moto, i tanti amici. I giocatori della Pro Patria hanno accompagnato il feretro

L'addio a Mauro Crosta: «Sei stato il mio supereroe, anche nelle piccole cose»

In tantissimi oggi hanno voluto salutare nella chiesa di San Michele Mauro Crosta, sanmichelino doc scomparso improvvisamente a Busto Arsizio.

Molto stimato in parrocchia, nel lavoro all’Aviometal e appassionatissimo di moto, Mauro ha lasciato sgomenti i sanmichelini che si sono voluti stringere attorno alla moglie Rossella e alla figlia Martina. C’era anche la corale di San Michele ad accompagnare la cerimonia funebre. E al termine una commuovente “Ave Maria” suonata alla tromba ha mosso ancora di più i cuori già spezzati dei fedeli.  

 

Toccanti le parole della figlia Martina, responsabile della comunicazione della Pro Patria. «Io con le parole dovrei essere brava, ma in questo momento non trovo quelle adatte. Sei stato il mio supereroe e hai saputo farmi apprezzare sempre tutte quelle piccole cose: dal guardare una partita alle passeggiate ai giri in moto che tanto amavi. Avevamo ancora tante cose da fare ancora insieme, ma sei volato via troppo presto. Spero di averti reso orgoglioso anche solo un briciolo per quello che ho fatto e sto facendo e soprattutto della donna che sto diventando. Cercherò di essere la spalla di mamma, ti prometto che non la lascerò mai sola. Non so quanto mi mancherai ma resterà sempre dentro di me un vuoto incolmabile. Veglia sempre su me e la mamma. Ti voglio e vorrò sempre bene. Ciao papi».

A stringersi attorno a Martina, un folto drappello di rappresentanti della società biancoblù: la presidente Patrizia Testa con la figlia e vicepresidente Stefania Salmerigo, la sorella Daniela, alcuni giocatori con il mister Riccardo Colombo. I tigrotti hanno accompagnato il feretro all’uscita.

Anche il parroco don Giorgio Fantoni nell’omelia ha voluto ricordare le passioni di Mauro: lo sport, la moto, i tanti amici. «Una persona molto amata e conosciuta – ha detto – Sappiamo che i nostri sogni sono stati interrotti, ma allontaniamo questo pensiero e affidiamoci a Gesù, l’unico che sa indicare una via d’uscita dal dolore, verso la Resurrezione. So che è un saluto difficile per i familiari e tutti quelli che lo hanno conosciuto e stimato. Lui conosceva tante albe, tramonti, panorami: tutti momenti preziosi da custodire, ricordare, ma non con malinconia, ma con la consapevolezza che diventiamo grandi con queste piccole cose».

Laura Vignati

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