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Storie | 04 febbraio 2024, 08:00

Paola, le "Desperate Lawyers", l'energia inesauribile e quei piatti pugliesi da leccarsi i baffi

Il ricordo di diverse colleghe e amiche dell'avvocato Monno: «Avevi sempre qualche progetto in mente. Una vita troppo breve ma vissuta alla velocità del vento»

L'avvocato Paola Monno, foto per cortesia di Paola Gandini

L'avvocato Paola Monno, foto per cortesia di Paola Gandini

Pragmatica, ma anche vulcanica. L'addio all'avvocato Paola Monno (LEGGI QUI) incrina le voci delle amiche. Ma alla dolorosa consapevolezza di non averla più a fianco, con la sua «energia inesauribile» si affianca la gratitudine per il tratto di strada insieme. Un tratto importante, compiuto in un lampo come la sua breve vita, ma di quelli che ti giri e lo vedi nitido.

Nonostante il lutto, difficile è parlare di Paola e non sorridere. Perché lei era un vulcano appunto e gli episodi nella memoria si susseguono A partire dal gruppo che fondò tra colleghe, quello delle "Desperate Lawyers", strizzando l'occhio alle Desperate Housewives della serie tv. Di "disperato" solo i ritmi, ma l'ingrediente segreto era la collaborazione che sapeva suscita tra colleghe. Il gruppo era organizzato per darsi una mano, come lei sapeva fare. Affrontare gli spostamenti, gli ostacoli, insieme, e anche se tutto ciò nasceva per motivi di lavoro, conduceva all'amicizia. L'immagine, è quella della sua cucina pugliese e di quel tavolo lungo a cui ci si ritrovava con lei «piena di vita e con tante idee». 

Sono immagini che ci consegna la collega Paola Gandini, con la quale aveva poi camminato decisa lungo la strada dell'impegno di Legambiente.

Nella testa continuano a scorrermi ricordi di tutto quello che abbiamo fatto insieme. Sei stata tu a portarmi la prima volta a mangiare il mio panino preferito al "Fuori orario" prenotando il tavolino esterno sulla banchina ferroviaria in uno scenario che mi pareva di essere in un film di Renato Pozzetto. Sei stata tu a fondare il gruppo delle "Desperates Lawyers" credendo fortemente nella solidarietà tra colleghe, tanto è vero che poi siamo diventate tutte amiche. Sei stata tu ad organizzare le cene a casa mia dove arrivavi con piatti pugliesi da leccarsi i baffi e a fare scherzi da farci schiattare dalle risate. Sei stata tu ad organizzare la cena di finanziamento della mia associazione occupandoti di decidere il menu, fare la spesa, cucinare e fare la presentatrice con annesso uno show di battute. Sei stata tu ad organizzare il gruppo di attività sugli alberi che fino a che ci sei stata tu funzionava benissimo. Sei stata tu quella che dava una mano alle colleghe in difficoltà quando erano ammalate o avevano bisogno di sostituzioni. Ti alzavi presto, lavoravi tantissimo, facevi sport, avevi sempre qualche progetto in mente. Una energia che sembrava inesauribile.Ed ora che quella energia se n'è andata rimane un vuoto enorme. Paola, cara amica mia, dire che mi mancherai non è abbastanza.

Con Rosanna Beschi, si era presa cura dell'Aido, fino al 2022. Il suo aiuto, in quel periodo, fu così importante.

«Era molto pragmatica - osserva Rosanna - Prendeva decisioni. Era sempre in grado di organizzare, mettere nero su bianco». Anche in questo caso, lampeggia il ricordo di una cena, lei che sa unire tutti alla tavola con la cucina pugliese.

«Tutto sommato, era anche molto dolce - dice l'amica - Se si entrava in conversazione con lei, si vedeva come fosse dolcissima... Amava gli animali, quando ci si incontrava portavo il mio cane e lei diceva: se lo porti sempre, Black, io vengo ogni sabato! Era una di quelle persone che dopo un paio di volte ti affezionavi». 


Anche Elisabetta Tosi traccia il suo ricordo con pennellate che si fondono in un ritratto dal titolo preciso.

Una entusiasta!

Nel lavoro un avvocato instancabile, che non mollava la presa ma corretta e disponibile

Nell’amicizia, pronta a saltar in auto, su un treno, su un traghetto per venire a trovarci

Nelle cene tra amiche piene di riso (con le cozze alla pugliese che preparava lei) e di risate

Nello sport con le sue partite di tennis ad orari improponibili

Nella vita, troppo breve ma vissuta alla velocità del vento in sella al suo “Celestino”.

Ciao Paola!

 

Questo era Paola, e qualcosa che ciascuno porta dentro di sé. Come dice la presidente dell'Ordine, Eliana Morolli: «Era una collega amata da tutti e la sua prematura scomparsa ha rattristato l'intero Foro».

Ma. Lu.

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