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Busto Arsizio | 11 gennaio 2024, 07:00

Sacco azzurro, pioggia di domande e grande nervosismo a Borsano

Tensione all’incontro sulla tariffa puntuale, a cui hanno partecipato trecento cittadini. Forti perplessità per la raccolta quindicinale della frazione indifferenziata e preoccupazione da parte dei proprietari di animali. «Ma almeno risparmieremo?», la domanda ricorrente. «Non è stata una serata piacevole», osserva l’amministratore unico di Agesp Iadonisi, amareggiato per il clima in cui si è svolta. È toccato all’assessore Artusa smorzare la tensione

Sacco azzurro, pioggia di domande e grande nervosismo a Borsano

Il tema dell’introduzione della tariffa puntuale a Busto Arsizio è caldo. Caldissimo. Se n’è avuta una riprova ieri sera al teatro Aurora di Borsano nel corso dell’incontro promosso da Agesp per cercare di fare chiarezza sulle novità che il nuovo sacco azzurro porterà con sé.
Tantissime le domande da parte dei cittadini – circa trecento i presenti – perlopiù residenti nella zona 4 (che comprende parte dei quartieri di Borsano e Sacconago), dove ha da poco preso il via la distribuzione dei sacchi “chippati”.
Un appuntamento segnato da un grande nervosismo, tanto che l’amministratore unico di Agesp Spa Francesco Iadonisi – in un paio di occasioni sul punto di andarsene – non nasconderà che a suo dire «non è stata una serata piacevole»: «Ringrazio chi venuto qui con spirito costruttivo, non chi lo ha fatto per insultare», ha detto.

Raccolta quindicinale e lettiere dei gatti: proteste

Evidenti le preoccupazioni e il malcontento di diversi cittadini (qualcuno ha anche lasciato la sala stizzito), sebbene lo stesso Iadonisi, introducendo l’incontro, avesse invitato a «non avere ansia»: «Le abitudini non verranno stravolte e in questo momento non ci saranno sanzioni – ha rassicurato –. Emergeranno problematiche e sarà nostro compito risolverle».
La palla è subito passata a Paola Rossi dell’agenzia di comunicazione ambientale Achab Group, affiancata dalla responsabile del settore Igiene ambientale di Agesp Claudia Colombo, a cui è toccato il non semplice compito di rispondere alle decine di domande della platea. Un pubblico a dir poco perplesso sulla prevista riduzione della frequenza della raccolta della frazione indifferenziata, che passerà da settimanale a quindicinale.

Perplessità che aumentano per i possessori di animali. Che, è stato chiarito, dovranno gettare traversine e lettiere minerali dei gatti nel sacco azzurro: «L’azienda sta verificando se ci siano alternative, ma a oggi è così», ha spiegato la dottoressa Rossi.
In tanti hanno sottolineato il «grande sacrificio» richiesto: oltre al materiale per gli animali, c’è preoccupazione anche per altri rifiuti (assorbenti, carta oleata) che, soprattutto in estate, rischiano di emanare cattivo odore.
«Senza arrivare agli “estremisti”, la raccolta quindicinale del rifiuto secco è lo standard in molte realtà», ha sottolineato Rossi, dando come possibile soluzione quella di utilizzare dei sacchetti chiusi da lasciare all’esterno.
Va detto che, con un sistema tariffario volumetrico (viene cioè attributo all’utenza l’intero volume del sacco esposto, anche se questo è riempito solo parzialmente), l’ideale è “mettere fuori” meno sacchi possibili, aumentando al massimo la raccolta differenziata. Il vero scopo dell’iniziativa.

Sono emerse lamentele anche per il sacco rosso riservato a pannolini e pannoloni che verrà raccolto settimanalmente: «Alla faccia della privacy», ha obiettato una cittadina. L’alternativa è gettarli nell’indifferenziato, riempiendo però in tempi rapidi il sacco azzurro (che verrà appunto ritirato ogni 15 giorni).

«Ma almeno risparmieremo?»

Quello che in più persone hanno chiesto – senza nascondere che la sensazione è che il fine principale sia un risparmio per l’azienda – è se questa “fatica” verrà perlomeno premiata con una riduzione della Tari. Su questo punto l’ex consigliera comunale Laura Alba ha insistito perché fossero esponenti di Agesp o dell’amministrazione comunale a rispondere. Erano presenti, oltre a Iadonisi, il direttore generale della società Gianfranco Carraro e l’assessore al Bilancio Maurizio Artusa.
Anche il consigliere comunale del gruppo misto Emanuele Fiore ha incalzato: «Serve chiarezza: avremo un risparmio e di quanto? Non è che dopo questi sacrifici pagheremo persino di più?».

E se Iadonisi lascerà presto il microfono, infastidito da alcuni commenti sopra le righe, è toccato al borsanese Artusa stemperare una situazione che si stava facendo incandescente: «Per fare una proiezione reale dovremo guardare i dati di quest’anno, ma gli studi ci dicono che facendo tutti per bene la differenziata ci potrà essere un risparmio», ha detto. Tenendo conto che la bolletta sarà composta da una parte fissa e da una variabile e il sacco azzurro inciderà "solo" per il 10-15 per cento proprio sulla parte variabile.

Riccardo Canetta

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