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Busto Arsizio | 29 dicembre 2023, 10:00

FOTO. I riflessi dei click di Giovanni Rombi, alla scoperta della bellezza nella realtà

L’informatico con la passione per la fotografia interpreta in modo originale tematiche di attualità, tra cui l’economia circolare. E poi ritrae Milano attraverso le vetrine, i tram, acquerella le istantanee e tanto altro

FOTO. I riflessi dei click di Giovanni Rombi, alla scoperta della bellezza nella realtà

«Le mie foto non sono nient’altro che il “mio” sguardo sulla realtà, su tutto quello che mi circonda e mi appassiona, sia che siano riferite alle persone (ho una predilezione per i ritratti), che alla natura, ai paesaggi o alle città». Non sono semplici click quelli che appassionano Giovanni Rombi. Lui, 65 anni il 18 gennaio prossimo, non è per le foto tradizionali, classiche, ma ci vuole mettere del suo: nelle fotografie vuole trasportare il suo modo di vedere le cose, il suo sguardo della realtà. Lui è alla scoperta della bellezza delle cose. «In tutto c’è la bellezza», ripete. E quell’ottimismo interpretativo, quella bellezza che conferisce peculiarità diverse nelle persone e nelle cose, lui lo vuole trascinare nei suoi click.

Del resto è convinto che «ciascuno di noi abbia dentro di sé qualcosa che lo rende diverso da tutti gli altri: il modo di pensare, di parlare, di stare in mezzo alla gente, di guardare, di ridere, di piangere, di arrabbiarsi, di lottare, di stare con sé stessi, di stare di fronte al dolore o alla gioia, di amare – afferma - Ciascuno è, nella propria diversità, portatore di una immensa ricchezza e secondo me anche di una immensa bellezza, per quanto a volte possa sembrare difficile».

Da qui zampillano immagini alquanto singolari che Giovanni sta portando in giro per tutta la Lombardia. A marzo esporrà a San Giorgio su Legnano (in Municipio), in aprile a Ponte Tresa (all’info-point) e al liceo scientifico Arturo Tosi di Busto Arsizio, maggio a Lainate (in biblioteca), giugno ancora a Ponte Tresa.

Ma le istantanee di Giovanni Rombi sono anche all’insegna della sostenibilità. Tra le immagini, scattate insieme a Elena Bernucci, fanno bella mostra di sé anche fotografie finalizzate all’uso corretto e responsabile della plastica per rendere possibile l’economia circolare dove niente viene distrutto ma tutto si ricrea (leggi qui).

Un altro soggetto privilegiato è la città di Milano, i suoi tram, ma non il classico ritratto dei monumenti più caratteristici o angoli suggestivi. La città metropolitana lui la sa ritrarre attraverso le vetrine dei negozi. Insomma s’ingegna per allontanarsi dalla tradizionale arte del click.

Il motivo di questa tecnica c’è. Basta affondare nelle radici della sua biografia: si scopre che amava il disegno. Ecco, appunto, il disegno: «Cerco di riportare il disegno nelle mie foto – confessa – sfruttando il digitale, i programmi. Mi piace acquerellare le foto, tornando in questo modo alla mia passione di sempre». Così, prendendo spunto da Lee Fried Lander che aveva ritratto New York nelle vetrine, ha conferito un formato di acquerello ai riflessi di Milano nelle vetrine.

Nella vita Giovanni Rombi ha fatto tutt’altro: lavorava come informatico per una multinazionale americana e ha girato il mondo. In pensione dal 2021, ora si dedica a tempo pieno alla fotografia. È dal 1980 che ha scoperto il mondo dei click, quando c’erano ancora i rullini. «Una mia zia mi aveva regalato una bella macchina fotografica – ricorda – e ho iniziato a scattare foto. Da lì mi sono appassionato. Ben presto, però, mi è piaciuto sviluppare i rullini, con le foto in bianco e nero». Così tra acidi e macchinari ha trasformato la cantina della suocera in una camera oscura. «Devo stirare, mi ripeteva sempre». Ma anche la suocera si è arresa alla passione del genero.

Per sua fortuna, arriva l’era del digitale. «Ho frequentato un corso professionale di foto con una specialità nei ritratti – continua – e piano piano ho sviluppato l’idea di portare il mio sguardo della realtà nelle foto».

Giovanni Rombi ha un sito, rombi.org da cui si riesce a vedere una galleria di immagini. Superfluo dire che i suoi click sono apprezzatissimi dal Fotoclub cui fa riferimento: La Rotondina, nata nel lontano 1971 a Nerviano, una novantina di soci.

Laura Vignati

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