La prima serata ha decretato il tutto esaurito, la seconda quasi, solo qualche posto vuoto in galleria. Non possono che essere soddisfatti “Gli amici allo sbaraglio e punto a capo” della due giorni al Lux dove si sono cimentati in “Occhio a Pinocchio”. Un lusinghiero successo di pubblico, che ha applaudito le performance degli attori, ha permesso alla compagnia di racimolare anche un bel gruzzoletto che verrà devoluto alla cooperativa sociale “Progetto Pollicino” in una serata ufficiale di consegna prevista probabilmente a fine gennaio. Soddisfatti del risultato anche i Lions Club Busto Arsizio Host e Gorla Valle Olona che hanno sostenuto il progetto della regista Elena Fontana.
Lei, innamorata della favola del burattino più chiacchierato al mondo, ha pensato di rivisitare la storia, eliminando dalla scena quegli episodi di forte impatto emotivo e mettendo in luce il percorso di crescita. Lo ha comunicato agli attori che ben volentieri hanno accolto la proposta. Ne è nato uno spettacolo-musical con tutti i crismi della coralità.
Sì perché è sfilata sul palcoscenico del Lux almeno una trentina di attori, tutti con una parte ad hoc che andava a ricalcare le caratteristiche fisiche e di carattere. D’altra parte rientra nelle scelte registiche che in una compagnia amatoriale i personaggi abbiano caratteristiche il più possibile affini alla persona reale. Azzeccati dunque le parti dei personaggi principali come il ruolo di Pinocchio affidato a Stefano Massera, quello di Geppetto a Fabrizio Garbetta, la formica e il grillo parlante a Elena Fontana e Sebastiano Cavazzin, il gatto e la volpe a Roberto Cavigioli e Barbara Milani. Applaudito il cantante Mattia Marcora che, intonando canzoni famose di Baglioni, Bennato e Renato Zero, ha ben sottolineato l’intermezzo tra una scena e l’altra. Apprezzatissima la performance della ginnasta Carlotta Lucherini con un’esibizione all’interno di un cerchio.
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Ben delineato pure il percorso di crescita di Pinocchio con le prime difficoltà a imparare, l’inascoltata voce della coscienza, il mancato rispetto delle regole, i raggiri e gli inganni e alla fine la scoperta del bene e del male o dell’amore.
Applaudite pure le coreografie e i balletti che hanno accompagnato la rappresentazione di alcune scene come quella del teatro dei burattini, mangia fuoco, il gatto e la volpe, la prigionia, il paese dei balocchi, la balena.
Indovinati pure costumi e scenografie.
Insomma uno spettacolo riuscito che sarebbe potuto piacere anche ai più piccoli, nonostante tra il pubblico ci fossero pochi bambini.