Una folla riconoscente ha detto addio oggi nella basilica di San Giovanni a Busto Arsizio a Francesco Rosa, 63 anni, molto attivo nel sociale con attività di volontariato. Proprio per tutto questo bene che lui ha fatto, la chiesa si è riempita di persone, che volevano salutarlo per l’ultima volta.
«In un momento come questo il nostro cuore è messo alla prova: in un'epoca in cui cerchiamo di prevedere tutto quando accade un fatto così accade, è come se tutto il tempo si fermasse, come se le altre cose perdessero di significato, di valore» ha iniziato così l’omelia, dopo il vangelo secondo Giovanni, monsignor Severino Pagani.
«Se siamo qui oggi è perché abbiamo fede, ma anche questa non toglie il turbamento e ci sentiamo orfani. Siamo qui per ricordare che noi perdiamo un bene nella speranza di riceverne uno più grande, dobbiamo trovare sostegno nel ricordo e nella premessa che lui è andato, come Gesù, a prepararci un posto accanto a lui», ha continuato.
Per concludere l’omelia ricordando che: «Quando siamo davanti a tragedie umane e ci chiedono “perché?” ci accorgiamo che siamo piccoli, fragili. Quindi noi oggi siamo qui con questa preghiera e dobbiamo fare memoria di quest’uomo e ringraziare per tutto quello che abbiamo ricevuto».
Poi l’uscita dalla chiesa, due file erano lì pronte per salutare l’ultima volta Francesco: i volontari della Protezione Civile da una parte e i City Angels insieme ad Antes dall’altra. Niente parole, nessun ricordo pronunciato all’interno delle mura della chiesa, (leggi qui), solo un applauso, quello che si merita una persona che ha dato così tanto.
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giovedì 05 dicembre
mercoledì 04 dicembre