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Cultura | 05 ottobre 2023, 13:00

VIDEO. Buon compleanno, Museo del Tessile. Con una carezza di velluto per tutti

Fino al 5 novembre una mostra deliziosa che parla a tutti conduce nel tempo, ma anche nello spazio: da Venezia a Busto, passando dall'ex Bustese con le aziende e l'arte che dialogano senza soggezione. E un segreto sussurrato da Luigi Giavini: il velluto devi accarezzarlo, mai maltrattarlo. Proprio come il tessile

VIDEO. Buon compleanno, Museo del Tessile. Con una carezza di velluto per tutti

Il velluto è arte e lavoro, pegno del passato e nuova sfida: insomma, uno dei simboli più vibranti del tessile. Di conseguenza, proprio il regalo giusto da porgere al Museo del tessile e della tradizione industriale di Busto Arsizio in questo mese che ne celebra il compleanno. Ecco che la mostra che si apre giovedì 5 ottobre e accompagnerà i visitatori fino al 5 novembre, si rivela un’opportunità speciale per conoscere la città e quel patrimonio che è riuscita a creare insieme ad altri territori. Si viaggia nel tempo, si viaggia nello spazio, tornando poi a casa, all’ex Cotonificio Bustese e alle imprese che credono in questo tessuto così evocativo.

Ecco la mirabile definizione dello storico Luigi Giavini: «Ul velü t'hé acaezál, mai pastrugnál. Il velluto devi accarezzarlo, mai maltrattarlo. Come un figlio che vede la luce dopo un lungo travaglio tessile. Una carezza, "senti che man! ", e il tuo essere si inebria e ti fa gustare la bellezza del mondo tessile che è l'unica arte che coinvolge chimica, fisica, ricerca, creatività, moda, economia».

Una carezza simbolica e fisica, quella che evoca il velluto, invitando il tatto a esplorarne i segreti tecnici.

Così con questa esposizione a tema di quaderni di tessitura, tessuti, messincarta e oggetti legati alla produzione dei velluti, si accarezzerà anche la storia del Museo, aperto il 28 ottobre 1997.

«Ottobre è il mese del Museo del Tessile, che festeggia il suo compleanno ospitando una mostra legata ai tessuti – ribadisce la vicesindaco Manuela Maffioli - Un modo per valorizzare ulteriormente uno spazio così prezioso per la città, per la quale non è solo una sede espositiva, ma riconosciuto custode della storia e delle tradizioni. Un luogo da ammirare sempre, da visitare in qualunque momento dell'anno, in cui fare - periodicamente - coscienza e memoria della nostra Busto».

Lo spazio raccolto al secondo piano del Museo si presenta come un delizioso scrigno. Intimo e accogliente, attraverso pezzi esemplificativi, vuole sì narrare il prodotto finito ma anche il backstage per così dire. Gli aspetti tecnici legati alla nascita di un tessuto, vale a dire.

L’arte e le imprese si incontrano e dialogano senza soggezione.
«Dai velluti operati, che vantano una lunga tradizione, si passa ai tessuti moda nobilitati da ricami e applicazioni, fino ai più moderni velluti a coste, nati per l’abbigliamento informale – si spiega - Completano l’esposizione alcune opere tessili, che trasferiscono la bellezza del tessuto su un nuovo piano, passando dall’arte del tessere, connubio di saperi anti- chi e moderne tecnologie, alla fiber art, dove il tessuto si fa medium e materia nelle mani dell’artista».

La curatrice museale Erika Montedoro spiega come questa iniziativa chiami davvero tutti ed è meraviglioso pensare che dietro ci sia anche l'impegno dei tre giovani, due del servizio civile, uno di dote comune, Francesco Bini, Chiara Armiraglio e Gerald Balla: «Indaga gli aspetti tecnici mediandoli a un pubblico non di tecnici. Non fa perdere la magia del tessuto. Racconta le proprie storie e invita il pubblico a fare altrettanto». Ha attraversato le epoche, è parso a tratti ritirarsi, in realtà entrando nelle case con l'arredamento quando non negli armadi: è insomma sempre rimasto sulla scena, nei ricordi e nel saper fare ancora oggi. 

Tra i gioielli appunto, un velluto stampato, di proprietà del Museo, prodotto negli anni Cinquanta dalla Manifattura JSA su disegno di Lucio Fontana (Galassia, 1955) e destinato all’arredamento.  Come sono esposti sia pezzi provenienti dai depositi museali sia prestiti da collezioni private e archivi aziendali. Le aziende che hanno prestato tessuti sono Arte Tessile Italia, Beppetex (e che colpo d’occhio, il bel quadro con la Tintoria Gaspare Tronconi e l’Olona, a Fagnano), Orsini, Tessitura Luigi Bevilacqua. Attira infine gli sguardi la serie di quadretti di velluto, opera di Pietro Scampini.

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INFO

VISITE GUIDATE

a cura delle Conservatrice museale

ERIKA MONTEDORO

Venerdì 6 ottobre, ore 17.00 Sabato 28 ottobre, ore 16.00

Iscrizioni su: www.eventbrite.it 

APERTURA

Da Martedì a Giovedì
from Tuesday to Thursday: 14.30-18.00

Venerdì / Friday: 9.30-13.00 / 14.30-18.00 Sabato / Saturday : 14.30-18.30 Domenica / Sunday: 15.00-18.30
Lunedì chiuso / Monday closed

PER INFORMAZIONI
Ufficio Musei: 0331.390351 - 0331.627983

museibusto@comune.bustoarsizio.va.it

Ufficio Didattica: 0331.390242 didattica@comune.bustoarsizio.va.it

Marilena Lualdi

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