Hanno le idee chiare e a colori i bambini. Le classi si danno il cambio nell'aula dove l'assessore Salvatore Loschiavo, il mobility manager di Busto Giuseppe Vaccarino, l'architetto Marco Fardelli e le insegnanti dipingono questo mondo alternativo alla viabilità attuale, nella Settimana europea della mobilità sostenibile. LEGGI QUI
I ragazzi ci hanno già pensato, all'istituto De Amicis, con i loro disegni - delle classe 2 A, C, D della scuola secondaria di primo grado - che costituiscono la mostra esposta nell'istituto di via Pastrengo.
Istituto davanti al quale il colore prima di tutto scaccia il grigio, il verde prospera, le biciclette arrivano che è un piacere.
Solo sogni? No, richieste concrete. Perché dal sondaggio operato sempre dall'Ic De Amicis si bussa al Comune con altre idee. Ad esempio, la "strada scolastica", com'è avvenuto oggi per una variopinta manifestazione. Si può lasciare la macchina prima e venire a piedi? Certo. Anche il pedibus e il ciclobus sono da incentivare, basta scambiarsi reali informazioni e l'app può fare molto in questo, pure nel car pooling.
Al plesso Pontida la maggior parte delle famiglie arriva in auto, ma per mancanza di valide alternative, a partire dalle coincidenze dei mezzi pubblici. Così alle Pascoli, dove manca una linea diretta e il percorso in bici non è ritenuto sicuro.
Eppure le soluzioni sono tracciate: come la strada a 30 km all'ora vicino alle scuole, infrastrutture sicure e stalli per parcheggiare le bici, educazione civica anche per questo aspetto e maggiori controlli della polizia locale.