Un altro passo avanti verso il teleriscaldamento a Busto, Legnano e Castellanza. In consiglio a Busto Arsizio trattando il progetto di fattibilità passano la dichiarazione di pubblica utilità e il contestuale apposizione di vincolo preordinato all’esproprio. Ma le fiamme più alte sono tra sindaco e centrosinistra
A fare il punto il consigliere Roberto Ghidotti - Lista civica per Antonelli sindaco - che ha ricordato come la spesa complessiva sia di 19 milioni di euro, per cui ci sono 15 milioni di finanziamento a fondo perduto: 5 per Amga Legnano e 10 per Agesp. Un’occasione unica, si è detto, bisogna però non proprio espropriare, ma procedere all’occupazione temporanea e-o servitù di sottosuolo su porzioni di aree di proprietà privata poste lungo il tracciato e individuate nel citato particellare.
I consiglieri di minoranza hanno posto diversi interrogativi. Maurizio Maggioni, capogruppo Pd, ha affermato e poi ribadito che c’è un soggetto nuovo, con cui serve una convenzione o una concessione: comunque un rapporto da ridefinire: «Noi siamo favorevoli al teleriscaldamento e voteremo a favore» ha precisato. D’altro canto, ha detto il capogruppo di Popolo, Riforme e Libertà Gigi Farioli, è un sogno, quello del teleriscaldamento, finora mai centrato e così Luca Castiglioni di Busto al Centro ha evidenziato i vantaggi contro l'inquinamento. Emanuele Fiore del gruppo misto ha messo in evidenza il voto opposto delle forze politiche a Busto e Legnano. Il sindaco Antonelli ha risposto, sottolineando i grossi benefici che verranno portati da quei tubi ad entrambe le città.
Ma dal teleriscaldamento al “revamping” della querelle con il Pd e Progetto in Comune, che avevano all’inizio chiesto la verifica del numero legale e avevano fatto “scattare” la propria assenza considerando che ancora non erano arrivati alcuni consiglieri di maggioranza. Questo aveva creato tensioni con il sindaco: «Queste sono bambinate, complimenti». Mentre non ha avuto da dire- rimarcherà poi il Pd in una nota - sulla sua maggioranza e sul suo partito.
I toni si sono riaccesi appunto con il teleriscaldamento. Quando ha preso la parola Santo Cascio di Progetto in Comune, Antonelli è uscito e il consigliere ha tirato in ballo il «caratteraccio» del primo cittadino.
La delibera passa con 21 voti favorevoli e uno contrario. E le fiamme sempre alte.