Codogno: anche se la pandemia ormai si è allontanata a grandi passi, il nome evoca i giorni della paura, il primo caso, l'allarme. È lo sport a dare una mano a voltare pagina. A far tornare indietro, a manifestazioni gloriose e al traguardo importante di una società, e a far guardare avanti verso un sogno.
Lo fa, grazie a Team Equa che vive un compleanno chiave e lo festeggia con i campionati internazionali di paraciclismo strada e cronometro sabato 24 e domenica 25 giugno nella città lombarda. Ricorrono infatti i 10 anni da quel giorno in cui Ercole Spada prese questa decisione assieme agli amici Paolo Cecchetto, Fabrizio Cornegliani e Walter Groppi, poi anche i primissimi atleti del Team Equa. Ora, la società e il Comune si sono uniti nell'entusiasmo di realizzare questa manifestazione dai molteplici significati.
«La Città di Codogno ha avuto fin da sempre un legame molto stretto con lo sport, specialmente con quello in campo motoristico - spiega Team Equa - infatti è molto nota la competizione del "Circuito Internazionale di Codogno", disputata nelle vie cittadine dal 1945 al 1955 dove le grosse cilindrate motoristiche delle classi 250-500 cc sfrecciavano ad altissime velocità; negli anni anni anche l'assegnazione di numerosi Titoli Italiani e Internazionali di specialità».
Di qui la scelta di riportare al centro questo circuito internazionale di Codogno: «Vuole essere il "filo conduttore" tra i campioni delle due ruote di quegli anni con gli attuali Campioni Paralimpici».
E nella preparazione, negli sforzi, nell'agonismo degli atleti vuole anche gridare che si può scendere in pista sempre per un sogno, che nella vita non ci sono tracciati immutabili ma che la forza di volontà e la squadra possono cambiare le carte in altre direzioni. Così la speranza può essere sempre vincitrice.