Il Gruppo Giovani dell’Associazione “Noi del Tosi” ha deciso di scendere in campo - o meglio, in strada - concretamente per aiutare l’Emilia Romagna, in difficoltà dopo l’alluvione. Lo ha fatto con una camminata non competitiva, patrocinata dal Comune di Busto Arsizio, il cui ricavato sarà devoluto alla biblioteca di Faenza. LEGGI QUI
L’Associazione ha da sempre a cuore la Cultura, ed è proprio la Cultura che vuole sostenere in un momento tanto difficile. Così si è messa in marcia, nella serata di venerdì 16 giugno, richiamando ben 200 persone, che hanno percorso 7 km dimostrando generosità ed entusiasmo. Hanno partecipato dai più ai meno giovani, alcuni con il cane al seguito.
«Abbiamo deciso di partecipare perché ci piace camminare - hanno affermato Chiara Tolomelli e Margherita De Fazzi - ma soprattutto per fare beneficenza. Abbiamo i figli che studiano qui all’Ite Tosi, quindi ci sentiamo di famiglia ormai».
Un senso di famiglia che va oltre una città, e arriva fino all’Emilia Romagna, grazie a Noi del Tosi, sensibile al danno umano, materiale e culturale dei nostri connazionali.
Vanna Colombo, presidente dell’associazione: «Noi ci siamo sentiti vicini alla biblioteca perché abbiamo da più di un anno aderito al progetto “reading Busto” e abbiamo donato il Bibliobus, una biblioteca ambulante che porta libri e cultura nella città di Busto».
Proprio il Bibliobus ha scortato la camminata, a chiusura del gruppo, con tante bottigliette d’acqua per i partecipanti. Ha avuto anche il ruolo di rappresentare la Cultura e la sua importanza sociale.
«Dalla Cultura - ha affermato Manuela Maffioli, vicesindaco - una popolazione può, ripartendo, trovare la forza, l’energia, la lungimiranza, la saggezza per guardare avanti, per disegnare il proprio futuro, che poggia saldamente su basi culturali».
«Un plauso va all’Associazione Noi del Tosi - ha continuato - perché i libri sono cibo per l’anima e per la mente, ed è questo il nutrimento che noi proveremo, grazie anche a questo gesto, a dare di nuovo ai nuovo ai nostri connazionali, così feriti e così colpiti anche nelle loro fondamenta culturali, che sono le fondamenta della nostra civiltà».
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Anche Maurizio Artusa - assessore allo Sport - e Salvatore Loschiavo, assessore alla Sicurezza e Mobilità, hanno deciso di abbracciare la causa, a dimostrazione del fatto che la solidarietà è il modo migliore per dimostrare vicinanza, e per dare speranza a chi è in difficoltà.