Ieri... oggi, è già domani | 19 marzo 2023, 06:00

"San Giusepu" - San Giuseppe

Il 19 marzo è la Festa per antonomasia di San Giuseppe. Come non ricordare Giusepèn? Non si può!

"San Giusepu" - San Giuseppe

Il 19 marzo è la Festa per antonomasia di San Giuseppe. Come non ricordare Giusepèn? Non si può! Giusepèn è un "mito" e nei suoi confronti nutro sentimenti nobili che vanno dall'amicizia al rispetto, dalla stima, all'esempio. So già che Giusepèn qualche commento non troppo "dolce" nei miei confronti, lo farà. Non gli garba "metàs in mustra" (mettersi in mostra) e nemmeno "sentì trol robi in curti" (ascoltare i fatti suoi in cortile)). Insomma, Giusepèn è riservato.

Gli faccio dire della "promessa" di presenziare al "lancio del libro" e gli "rimprovero" il fatto che già col "ul Giusepèn - Dialetto Bustocco da strada" aveva promesso di presenziare. Si schernisce un po', Giusepèn, ma capisco il fatto che a quasi 97 anni "l'è dua gni fòa da cò" (è dura uscire da casa), specie nelle ore serali.

Ora si tratta di festeggiare il suo Onomastico. Ci pensa Maria a organizzare la "sorpresa" e appena "scocca l'ora" gli presenterà il pezzo scritto su pergamena, incorniciato come si fa per una ricorrenza preziosa. Quante volte, Giusepèn mi ha parato delle "sfumature" riservate al suo nome. Spaziano dal classico Giuseppe a Geppo, Pino, Peppino, Giuseppino, Pinuccio e sfaccettature varie.

"Chèl cal'ma sumea bòn l'è eghi riverenza candu ma ciamàn" (ciò che mi garba è avere riverenza quando mi chiamano) e, per "riverenza" vuol dire , rispetto ed educazione. poi ci si può sbizzarrire con nomi o nomignoli.

A Giusepèn voglio dedicare solo un pensiero: Un grazie particolare soprattutto per i "valori morali" che dispensa. Adesso poi "ca l'è tut'in truscia" (tutto preso) dal visionare "GIUSEPE'N e MARIA" che è in allestimento, Giusepèn suscita molti ricordi che prima si era scordato, ma che "in turnài a pressa" (sono ritornati alla mente) e vuole dispensarli con estremo entusiasmo.

Confessa, Giusepèn che "ma la sentu non" (non me la sento) di promettere la presenza alla Presentazione del libro, ma gli ho subito detto che "tu sei sempre presente. TU sei dentro il mio cuore" …..gli vedo (ed è un caso) una lacrima furtiva che è preda del fazzoletto. Lo abbraccio, Giusepèn e sento le sue ossa che quasi scricchiolano dentro il mio generoso affetto. Poi, con pudicizia "varda vè" che è un monito che fa più o meno così: "attento, è" e sorride.

Gianluigi Marcora

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