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Gallarate | 18 marzo 2023, 18:49

La siccità e la Provincia di Varese: convegno al Maga di Gallarate

L’appuntamento organizzato da Alfa, società pubblica che gestisce il Servizio Idrico Integrato, ha permesso di approfondire anche i temi della qualità dell’acqua e del rapporto tra salute e idratazione. Nuove azioni per affrontare l’estate 2023, ma il presidente, Paolo Mazzucchelli, ammonisce: «Se la natura non ci dà acqua, noi non possiamo crearla»

Debora Banfi intervista Paolo Mazzucchelli

Debora Banfi intervista Paolo Mazzucchelli

Il primo convegno organizzato da Alfa, società che gestisce il servizio idrico in provincia di Varese, è stato un successo. In termini di pubblico (in Sala degli Arazzi, al Maga di Gallarate, si sono dovute aggiungere sedie a quelle inizialmente previste) e di efficacia divulgativa. "La verità viene a galla" è stato moderato dalla giornalista Debora Banfi, onori di casa affidati al sindaco, Andrea Cassani (c’era anche l’assessore alla Cultura, Claudia Mazzetti), ad Angelo Crespi ed Emma Zanella (rispettivamente presidente e direttrice del Museo, al termine dell’incontro i partecipanti hanno potuto visitare la mostra “Andy Warhol – Serial identity”). Focus, ovviamente, sulla risorsa acqua, sulla sua qualità, sul rapporto tra salute e idratazione. Così il primo cittadino: «Questo è il luogo ideale per stimolare la crescita di conoscenze, per educare e fare cultura. Ed è bello che al termine di un momento così importante si possa trovare un po’ di leggerezza con la mostra dedicata a Warhol».

Videomessaggio del governatore regionale, Attilio Fontana, atteso in via De Magri ma impegnato altrove. «La siccità è senza dubbio un’emergenza – ha affermato, con riferimento alla stagione calda del 2022 – non a caso ho proposto di estendere lo stato di emergenza per tutto il 2023, ribadendo anche a livello nazionale la necessità di adottare misure snelle  e creando una delega ad hoc. Alfa è capace di valorizzare le risorse, in un contesto di scenari acquatici, sul territorio, incantevoli, con una cultura dell’acqua radicata».

Identikit della società, con ripetuti riferimenti all’annus horribilis delle precipitazioni, tracciato dal presidente, Paolo Mazzucchelli: «Gestiamo oltre 70 depuratori in provincia di Varese, con acqua rimessa in ambiente. Abbiamo 4.200 chilometri di rete acquedottistica, se fosse un unico tubo arriverebbe in Nigeria. Ed è quasi altrettanto estesa la rete fognaria. Prima, più o meno, ogni comune aveva la sua società: l’acqua costava poco, ce n’era parecchia. Ma quasi la metà veniva dispersa. Ora una legge europea obbliga ad avere aziende più strutturate, noi abbiamo circa 400 dipendenti».  

Realtà che si interfaccia con il territorio. «La nostra è anche una missione sociale – ha sottolineato Mazzucchelli - per un bene che dobbiamo salvaguardare. Siamo la più grande azienda pubblica in provincia. Dovevamo necessariamente indire gare d’appalto da decine di milioni. Troppo per le realtà locali, all’inizio. Ma, grazie alla collaborazione con la Camera di Commercio, il messaggio è passato, le ultime due sono andate ad aziende del territorio. Abbiamo anche un accordo con cooperative di tipo B, ci permette di includere nel processo produttivo, fra manutenzione del verde e alcuni lavori d’ufficio, cittadini un po’ più sfortunati ».

Sulla siccità presente e, ragionevolmente, futura, è intervenuto Fabio Bandera, direttore Area Conduzione Alfa: « Nel 2022 è piovuta circa la metà dell’acqua rispetto alla media, 750 millimetri. Hanno sofferto soprattutto le sorgenti nel nord, meno i pozzi di captazione a sud: i secondi hanno tempi molto più lunghi per riempirsi e per svuotarsi. A settembre, appena usciti dalla stagione calda, abbiamo predisposto un piano per mettere la provincia al sicuro».

In sintesi: miglioramento dei sistemi di captazione, recupero di fonti per l’approvvigionamento perse (azione sulla potabilità), connessione tra comuni (così da potere trasferire l’acqua da quelli che ne hanno a quelli che soffrono), tecnologia, a partire dai sistemi di misurazione. Più a lungo termine:  monitoraggio sulle perdite della rete (anche con satelliti) e laghi: «In questo momento l’acqua è prelevata in due punti, sotto i 30 metri  ed è già potabile. Ma la presenza di alghe e la carica batterica cambiano a seconda della stagione». Quindi i controlli, prima di immettere la risorsa in rete, continuano.

Il convegno si è concentrato anche su qualità ed etichettatura trasparente (con Marco Massetti, responsabile del Laboratorio  Direzione Ricerca e Sviluppo Alfa,  Fabio Vineis, commerciale Italia Lauretana, Stefano Port,  responsabile Laboratorio Controllo Qualità Lauretana) e su “Endometriosi: la dieta antinfiammatoria” con il professor Fabio Ghezzi, primario di Ginecologia e Ostetricia all’Ospedale di Varese,  Stefano Cattorini, biologo nutrizionista, Sara Bartolaccini biologa nutrizionista, e Morena Zapparoli conduttrice e opinionista Tv.

Monito del presidente Alfa in vista dei prossimi mesi: «Attenzione, se la natura non ci dà acqua, noi non possiamo crearla».

Stefano Tosi

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