Treni, Malpensa e collegamenti con Milano e Svizzera. Il tema dei trasporti, legato a quello economico, è un altro di quelli caldi in vista delle elezioni regionali del 12 e 13 febbraio.
Francesca Brianza, vicepresidente del Consiglio Regionale uscente e candidata della Lega, ha tracciato un quadro della situazione attorno a questi argomenti, sottolineando quella che è un’esigenza per la nostra provincia: il collegamento con l’adiacente area metropolitana di Milano e con i territori oltreconfine.
La nostra è una provincia che di fatto gravita attorno all’area metropolitana della città di Milano. Potenziare il servizio pubblico, è quindi un’esigenza per lavoratori e studenti che usufruiscono regolarmente dei treni, e quindi per voi politici? In che modo si intende intervenire su questo?
Potenziare i trasporti ferroviari in direzione Milano è certamente importantissimo, sia in termini di frequenza che di puntualità e affidabilità, ma ci scontriamo con un fatto: i treni viaggiano su binari e oggi l’infrastruttura è insufficiente. Lo Stato deve fare la sua parte, ma negli ultimi anni troppi no e troppi rallentamenti hanno impedito di potenziare la linea. Da quando c’è questo governo, però, la musica è già notevolmente cambiata. Per quanto riguarda i treni, Regione Lombardia ha fatto un investimento senza precedenti, acquistandone ben 222 di ultimissima generazione, di cui 80 già consegnati.
Alcuni politici invocano anche al problema della sicurezza proprio su questi mezzi pubblici…
Negli ultimi anni abbiamo purtroppo registrato un incremento di episodi di violenza e criminalità sui mezzi di trasporto pubblico o nei pressi delle stazioni ferroviarie. Regione Lombardia ha risposto all’allarme lanciato dai sindaci del territorio stringendo convenzioni e mettendo in campo le risorse necessarie per implementare i sistemi di sicurezza e di videosorveglianza sia sui mezzi sia nelle stazioni, permettendo inoltre di implementare i pattugliamenti da parte delle forze dell’ordine. Inoltre Matteo Salvini ha da pochi giorni siglato un accordo tra il suo ministero delle Infrastrutture e Trasporti e Ferrovie dello stato per aumentare il numero delle assunzioni coinvolgendo oltre 1.000 giovani nel triennio per il controllo dei varchi ferroviari e in supporto alle forze dell'ordine, più tornelli e più sicurezza.
Guardando dall’altra parte: i trasporti diretti verso la Svizzera necessitano lo stesso potenziamento? O preferirete concentrarvi sul trattenere le figure professionali in Italia?
La linea Arcisate-Stabio, sebbene già molto utilizzata da lavoratori e studenti, ha ancora grandi potenzialità, anche turistiche. Con il Canton Ticino serve implementare un rapporto virtuoso, ma bisogna evitare che i nostri migliori talenti abbandonino il nostro territorio per motivazioni spesso solamente legate al salario.
Capitolo Malpensa: quali piani per incentivarne lo sviluppo?
Malpensa è una risorsa eccezionale per il nostro territorio perché consente di collegare la nostra provincia con tutto il resto del mondo e cresce, soprattutto dal lato cargo, con ricadute occupazionali importantissime. Dobbiamo continuare a lavorare per potenziare le connessioni con questo hub internazionale per essere protagonisti dello sviluppo economico delle nostre imprese e per attrarre sul nostro bellissimo territorio un numero sempre crescente di turisti, innamorati dei nostri laghi e delle nostre valli.
Infine, ha dichiarato che si batterà la realizzazione di Zone a Economia Speciale. Cosa ci Può dire a proposito e perché è una questione a cui tiene?
La peculiarità del nostro territorio rappresentata dalla vicinanza col confine svizzero ci impone di tutelare le realtà economiche e produttive della nostra provincia per far sì che non subiscano condizioni sfavorevoli a discapito delle famiglie e dei cittadini. È quindi indispensabile creare delle zone economiche speciali per i cittadini che vivono e lavorano nelle zone di confine, anche in un’ottica di trattenere risorse importanti sul nostro territorio che, viceversa, varcherebbero il confine. In particolare, il ministro Giorgetti ha proposto l’introduzione di misure di sgravio fiscale a chi lavora nelle zone di frontiera per lasciare più soldi in busta paga e scoraggiare la fuga dei talenti verso la Svizzera: un provvedimento del genere darebbe un forte impulso all’economia dei nostri territori. È importante che anche le nostre imprese e i nostri artigiani, che spesso hanno la tentazione di delocalizzare nei vicini Canton Ticino e Grigioni, vengano messi nelle condizioni di rimanere ad investire sul nostro territorio.