Due uomini, uno ricco ed elegante e l’altro un proletario rozzo e volgare si risvegliano nello stesso letto, con le mani sporche, le tasche piene di carbone e non ricordano nulla di quanto è accaduto la notte precedente. Quando dal giornale apprendono della morte di una giovane carbonaia si convincono di essere stati loro a commettere l’omicidio. Per i due protagonisti, disposti a tutto pur di sfuggire alla colpa e mantenere le apparenze, non resta che far sparire ogni prova.
Da qui prende le mosse la commedia in scena martedì 17 gennaio (ore 21) al teatro Manzoni. A vestire i panni dei due protagonisti, nientemeno che Massimo Dapporto e Antonello Fassari. Saranno i due big della scena teatrale nazionale a dipanare la matassa del “Delitto di via dell’Orsina” in una pièce basata sul gioco indiavolato degli equivoci.
«Un atto unico fatto di tensioni – come recita una nota di regia - che gioca con i tanti tic di oggi e mette in scena il contrasto tra come vogliamo apparire e come siamo davvero dentro la solitudine che ci attanaglia».
Per la regia di Andrèe Ruth Shammah e l’adattamento di Giorgio Melazzi, la commedia vede accanto a Dapporto e Fassari la recitazione di Susanna Marcomeni, Marco Balbi, Andrea Soffiantini, Christian Pardella e Luca Cesa-Bianchi. Le musiche sono affidate ad Alessandro Nidi, le scene a Margherita Palli, i costumi a Nicoletta Ceccolini.
La commedia segna la seconda tappa del cartellone della stagione teatrale del Manzoni. Biglietti da 35 a 23 euro.
Prossimo appuntamento con la stagione il 24 marzo quando sul palcoscenico di via Calatafimi ci sarà Paolo Cevoli in “La sagra famiglia”.