Il presidente del Consiglio comunale di Gallarate, Giuseppe De Bernardi Martignoni, snocciola i numeri relativi al 2022 sulle riunioni dell’assemblea civica e delle commissioni consiliari (nelle quali si esaminano e discutono inizialmente i provvedimenti). Il Consiglio si è riunito dieci volte (tanto quanto la Conferenza capigruppo).
Riguardo le commissioni, il conteggio è diversificato. Dieci le convocazioni per quella dedicata a “Bilancio e partecipate”. A seguire, “Cultura, servizi educativi e sport” (5), “Lavori pubblici” (3, in due casi congiuntamente alla “Pianificazione territoriale”), “Vigilanza e controllo” (3), “Sicurezza” (3, due volte con la “Attività economiche”) e “Welfare” (1).
«C’è un bel fermento e si vede, – tira le somme De Bernardi Martignoni – questa non è certo un’Amministrazione che resta con le mani in mano. In aula non sono mancati momenti di attrito e stoccate ma, nel complesso, si è trattato di battibecchi che in una certa misura fanno parte del gioco. Quanto a me, credo di avere svolto il mio compito con correttezza, rimanendo, come necessario, super partes. Segnalo, inoltre, la linea comune trovata sulla mozione per chiedere a Regione Lombardia un incontro in tempi certi». Tema: futuro ospedale Busto/Gallarate e prospettive per il Sant’Antonio Abate.
Ed è proprio su questo che Martignoni torna a puntare l’attenzione: «Serve un cronoprogramma. Adesso arrivano le elezioni ma subito dopo va messo a punto». Conclusione dedicata ai ringraziamenti e a un auspicio: «I primi vanno innanzitutto alla struttura, il Consiglio comunale di Gallarate può contare su personale preparato senza il quale i problemi si moltiplicherebbero. E poi spero che il 2023 veda crescere la collaborazione fra i gruppi, nell’interesse dei gallaratesi».