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Fotogallery | 22 dicembre 2022, 07:15

FOTO Marina, l’amica delle star di Hollywood proprietaria del bed & breakfast varesino che vive nel mito di Liz Taylor

Si chiama Villa Liz l’attività avviata nove anni fa dall’attrice, scrittrice e presentatrice Marina Castelnuovo. Sosia ufficiale della diva dagli occhi viola, ha conosciuto numerosissimi VIP di fama mondiale, di cui conserva foto e cimeli esposti nella mostra permanente allestita nel suo B&B. «Varese? È bellissima, la adoro, mando sempre i miei ospiti a visitare i laghi, il Sacro Monte e i Giardini Estensi. Qui a Villa Liz ha alloggiato il mio amico Buzz Aldrin. Orgogliosa della foto con Michael Jackson e delle lettere di Clinton dalla Casa Bianca». E quando salvò il presidente dal sexgate…

Marina "Liz" Castelnuovo nel suo Bed & Breakfast

Marina "Liz" Castelnuovo nel suo Bed & Breakfast

Che cos’hanno in comune Bill Clinton, Sylvester Stallone, Tina Turner, Buzz Aldrin e moltissimi altri divi di livello mondiale? Che hanno conosciuto Marina Castelnuovo, la proprietaria del bed & breakfast varesino Villa Liz.

Il nome dell’attività è presto spiegato: a colpo d’occhio potreste scambiare Marina per Liz Taylor, la diva dagli occhi viola. Ma non chiamatela sosia: «È riduttivo, vuol dire che ho rubato la scena a un’altra persona, e non è così. Mi sono creata un personaggio: io sono Marina Castelnuovo».

Marina celebra quest’anno i trent’anni di carriera artistica, lei che è attrice, scrittrice e presentatrice. E da nove anni ha avviato Villa Liz, un B&B situato a pochissime centinaia di metri dalla nuova Acinque Ice Arena.

«Villa Liz nasce quando nel 2012, nel pieno della crisi immobiliare, non riuscivo a vendere la casa. Allora mi è venuta questa idea, visto che avevo anche già lavorato come interprete in hotel. C’è molto da fare, è impegnativo. Il signor Alfredo Dal Ferro (presidente di BBVarese) mi ha aiutata molto, c’è da fare sempre un mucchio di cose».

Villa Liz si è arricchita ora di una mostra permanente: proprio per celebrare il trentennale della sua carriera, Marina ha esposto la sua raccolta di cimeli, invidiabili per quantità e prestigio: foto, articoli di giornali internazionale, corrispondenze, libri, inviti…

«I tre di cui vado più orgogliosa sono le lettere dalla Casa Bianca di Bill Clinton, la corrispondenza con Buzz Aldrin (ospite più volte a Villa Liz) e la foto con Michael Jackson scattata a Modena al Pavarotti & Friends. Gli ospiti sono sempre molto curiosi, chiedono un sacco di cose e spesso rimango fino a tardi a raccontare tutto».

Ma com’è nato questo personaggio che Marina è riuscita a costruirsi da sé? Bisogna tornare indietro di tre decadi, nel 1991. «La mia parrucchiera Daniela Graniero mi aveva acconciata come Liz Taylor, perché alla trasmissione di Rai 1 Scommettiamo che…? dovevano portare dei sosia. Hanno iniziato a interessarsi a me, e pochi mesi dopo è uscita la mia prima intervista, sul Corriere della Sera».

Le luci della ribalta sono arrivate nel maggio del 1992, quando Marina, insieme al marito, fu invitata a Cannes, in occasione del celebre Festival, da Liz in persona, a una delle cene della sua associazione amFAR. «La prima volta che l’ho incontrata mi ha detto “That’s me!”».

«Era la prima volta di Liz in Europa, c’era grande attesa. Quando sono arrivata alle scale del palazzo sono stata scortata da poliziotti e gendarmi… uno straordinario equivoco, avrò rilasciato un centinaio di interviste in quattro giorni. Al Festival di Cannes poi ci sono tornata altre tre volte».

E lì, Marina, ha avuto l’occasione di conoscere i primi divi: Sylvester Stallone, Michael Douglas, Tina Turner, Woody Allen, John Travolta, Sharon Stone e moltissimi altri.

«Il mio primo agente è stato Giancarlo Caremoli, che a Milano aveva un’agenzia che raccoglieva i sosia di tutta Italia, facevamo le serate. Poi ho iniziato ad avere un’agenzia anche a Parigi e a Los Angeles: mi facevano fare la madrina o l’ospite d’onore. Sono stata invitata a Hollywood, al Festival di Venezia, al Festival di Berlino e, per dieci anni, fino al 2010, alla notte degli Oscar».

E poi il cinema: con Alberto Sordi in Nestore, l’ultima corsa; con Pier Francesco Pingitore in Vita da paparazzo; e con la regista Agnès Varda insieme a Robert De Niro, Alain Delon e Michel Piccoli in Les cent et une nuits, presentato a Berlino nel 1994.

«Malgrado venga da una famiglia umilissima, non mi sono mai sentita inadeguata. Ho viaggiato tanto, ho imparato lingue, ho fatto esperienze… mi sono sempre sentita al posto giusto».

Una delle cose di cui Marina va più orgogliosa, però, è il film sulla sua vita: Io e Liz, tratto da un libro che aveva scritto pochi anni prima, dal titolo Liz e io. Un docufilm che ha ricevuto gratificazioni, e che è stato porta al BAFF cinque anni fa, ma anche all’AIFF di Avellino e dal CROFFI di Roma.

L’aneddoto forse più curioso che Marina ha da raccontare è sicuramente il suo essere stata parte del processo sullo scandalo sexgate che coinvolse l’allore presidente degli Stati Uniti d’America, Bill Clinton, e la stagista Monica Lewinsky: «Nel 1996 la Rai invitò il musicista Roger Clinton, fratello di Bill, a cantare. Siccome apparteneva alla mia stessa agenzia di Los Angeles, mi venne chiesto di accoglierlo e fargli da interprete. Roger doveva comprare dei regali, e a Roma acquistammo la famosa cravatta blu e oro che, secondo alcuni giornali, il fratello Bill indossava per mandare messaggi segreti a Monica, che in sede di processo sosteneva di aver regalato lei quella cravatta al presidente. Quando in televisione abbiamo visto la cravatta in questione abbiamo mandato un’Ansa. Mi ha chiamato Lilli Gruber da Rai 1 e poi l’avvocato di Clinton. Siamo andati, io e mio marito, a Washington a testimoniare, e la credibilità di Monica fu minata. Clinton poi ci invitò ufficialmente alla Casa Bianca per il suo secondo insediamento».

Oggi Marina continua a presenziare a festival ed eventi, anche se Villa Liz la tiene molto occupata. Ma i risultati la ricompensano, visto il 9,8 di valutazione su Booking che la rende particolarmente orgogliosa. «La maggioro parte non sanno che Villa Liz è gestita da me, così poi rimangono molto sorpresi e incuriositi. Ma mi scelgono per il punteggio su Booking».

E gli affari vanno benissimo, fa sapere Marina: dopo il periodo della pandemia, «quest’anno abbiamo lavorato da pazzi. La città attrae molto, vengono un sacco di stranieri: dall’Australia, dall’Arabia Saudita, dal Giappone, dalla Cina e da tutta Europa. C’è stato un boom quest’estate per i mondiali di canottaggio».

Marina è arrivata a Varese negli anni Settanta, dopo essere nata a Busto Arsizio, aver abitato a Milano e aver studiato a Londra e a Parigi. «Appena arrivata la trovavo una città schiava di pregiudizi e piuttosto provinciale, ma adesso la adoro, nel vero senso della parola. È una bellissima città, in mezzo al verde e, soprattutto, a misura d’uomo. Tutti gli ospiti di Villa Liz li mando a visitare le ville, il lago Maggiore, il Sacro Monte, e ora, ovviamente, le luminarie natalizie ai Giardini Estensi».

 

Nella gallery qui sotto: Marina nella sua Villa Liz e alcune foto dell’ambiente. Poi, in ordine: Marina con Alfredo Dal Ferro; con Giancarlo Caremoli e Justine Mattera; con Buzz Aldrin e sua moglie; con Buzz Aldrin a Los Angeles; una lettera da Buzz Aldrin; con Fabrizio Frizzi e Daniela Graniero; con John Travolta; con Michail Douglas; con Michail Gorbacev; con Quentin Tarantino; con Roman Polansky; con Sharon Stone; con Sylvester Stallone; con Woody Allen; tre foto degli inviti alla Casa Bianca. (Crediti per le foto: Claudio Manari, Roberta Tagliaferri, Donato Veneri, Donato Carone, Max Salvioni).

Lorenzo D'Angelo

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