Eva è la più piccola presente a celebrare una tradizione che affonda le radici nella notte dei tempi di Busto Arsizio, quella Busto che non può e non vuole dimenticarsi la sua anima di campagna. Mamma Francesca, per trent'anni all'appello anche col trattore, la coccola prima davanti alla chiesa della Madonna in Veroncora, dove ci sono monsignor Severino Pagani, il parroco don Gaudenzio Santambrogio, il vicesindaco Luca Folegani, l'assessore Manuela Maffioli e la presidente del consiglio comunale Laura Rogora; poi al trattore dove si possono così immortalare tre generazioni per la foto di rito.
È una festa di Pasquetta anomala, dove questa volta il rumore e i colori dei trattori provano a scacciare la malinconia che ha abbracciato la gente alla notizia della scomparsa di papa Francesco. La messa ha visto monsignor Severino Pagani parlare con commozione e riconoscenza del pontefice, tanto impegnato per i poveri e la pace (LEGGI QUI).
Intanto i trattori - 75, secondo la conta comunicata al termine della benedizione, molti di più rispetto allo scorso anno (LEGGI QUI) - hanno già fatto un giro fin nel centro di Busto spiazzando felicemente gli automobilisti. Quindi sono arrivati per la benedizione alla Veroncora, questa chiesetta nel cuore dei bustocchi che ancora profuma di campagna, scortati dalla polizia locale e dai motociclisti (un plauso è stato rivolto al Moto Club Bustese, con Alfio Crespi).
La gente si riversa nel pratone, tra le bancarelle e nel corso della giornata ci tornerà approfittando di un meteo più benevolo, fedele a questa sagra amatissima, organizzata dalla parrocchia e dagli Amici della Veroncora. Senza scordare l'altro grande protagonista della festa, insalata e ciapi: il tradizionale piatto con uova sode è stato consegnato anche alle autorità.