Intense a Busto le celebrazioni della Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate. Il via al parco delle Rimembranze con l’omaggio al monumento al Milite Ignoto alla presenza del prefetto di Varese Salvatore Rosario Pasquariello, poi la Santa messa in memoria dei Caduti al Tempio civico e la deposizione della corona al monumento ai Caduti in piazza Trento Trieste.
Presenti il sindaco Emanuele Antonelli, l’europarlamentare Isabella Tovaglieri, la presidente del consiglio comunale Laura Rogora, la vicesindaco Manuela Maffioli, gli assessori Daniela Cinzia Cerana, Maurizio Artusa, Salvatore Loschiavo, numerosi consiglieri comunali, i rappresentanti dell’Esercito, delle Forze dell’Ordine e delle Associazioni combattentistiche
Le celebrazioni sono continuate al Museo del tessile con l’inaugurazione della mostra fotografica “Si combatteva qui - I luoghi delle guerre mondiali” ideata e curata dal fotografo Alessio Franconi. La mostra sarà visitabile, con ingresso gratuito, fino al 27 novembre. Un’inaugurazione molto partecipata ed emozionante, scandita dai canti alpini del Coro Monterosa, che ha messo in evidenza un grande lavoro di squadra, coordinato dall’Amministrazione comunale con gli assessorati alla Cultura e alle Politiche educative, che ha coinvolto numerose associazioni e scuole del territorio. Come sottolineato dall’autore, la mostra è già stata esposta in una trentina di città (molte all’estero), ma non si è mai realizzato un coinvolgimento così significativo del territorio. Ed è anche la prima volta che sono esposti sia gli scatti relativi alla grande guerra che alla seconda guerra mondiale.
Scuole e associazioni collaborano infatti attivamente e garantiranno la presenza di “ciceroni” sia junior che senior che accompagneranno i visitatori alla mostra, creando un ponte tra generazioni che permette anche la trasmissione della memoria. Una mostra che non mette al centro i corpi, ma i luoghi, prevalentemente di montagna, in cui si è combattuto, luoghi dalla grande bellezza che fa da contraltare alla violenza degli episodi di guerra che lì si sono svolti.